L’annus horribilis per i Festival del Cinema in Sicilia: annullamenti, assenza di
certezze e l’irresolutezza della Regione.
Viagrande, 22/10/2020 - Egregio Assessore Manlio Messina, la Sicilia, terra ricca di storia e tradizioni, è luogo in cui da diversi decenni nascono manifestazioni
cinematografiche a carattere nazionale e internazionale: un universo vario e composito di eventi
tematici e non, che spazia dall’attenzione alla fiction a quella per i documentari, dai lungometraggi
ai film brevi, dando spazio alle opere prime di giovani autori e omaggiando mostri sacri del cinema.
Festival e rassegne cinematografiche garantiscono una programmazione culturale che copre tutto
l’anno solare, contribuiscono a valorizzare i territori in cui si svolgono e generano un indotto turistico
di indubbio valore: ogni euro pubblico destinato al comparto cinematografico, viene almeno triplicato
nell’indotto creato. Il Cinema non vive di assistenzialismo, ma è un investimento sicuro e fruttifero,
e questo è ormai dimostrato da studi e dossier accreditati.
Far quadrare i conti è sempre complesso, ma quest’anno è impresa impossibile: quella minima
stabilità economica raggiunta grazie al Bando Festival emanato dalla Regione Siciliana – a cui si
aggiungevano in alcuni casi gli sponsor privati e altri contributi pubblici – è minata dalla incredibile
lentezza nell’arrivo di comunicazioni e pagamenti. Ad oggi non è stato ancora ultimato il
processo di verifica delle istanze di rendicontazione dell’anno 2019 e conseguentemente
alcuni festival non hanno ancora avuto l’erogazione del contributo, trovandosi nel paradosso
di aver svolto l’edizione 2020 del proprio evento, senza la copertura economica garantita
dall’edizione precedente. Va da sé che il sistema sta per cedere e la prospettiva è che degli oltre
30 festival cinematografici che si svolgono sul territorio siciliano, almeno la metà rischiano di
chiudere il prossimo anno, generando un danno economico, e ancor prima culturale, senza
precedenti.
Già a partire dal mese di marzo, in pieno lockdown, il Coordinamento ha chiesto, con una
nota indirizzata al Suo Assessorato, una accelerazione dei tempi per la liquidazione dei
contributi 2019 e per la valutazione delle istanze 2020. In mancanza di una risposta Le abbiamo
chiesto, e Lei ha gentilmente concesso, un incontro via Skype e successivamente abbiamo
intrattenuto scambi telefonici ed email con gli Uffici del Servizio 10. L’unica risposta che abbiamo
ricevuto è relativa al fatto che gli uffici regionali, e in particolare quelli dell’Assessorato al Turismo,
sono sotto organico e i pochi dipendenti non riescono a gestire tutto in tempi brevi.
Ma è possibile accettare che un ufficio regionale formato da un dirigente, due funzionari direttivi, due
istruttori direttivi e un operatore (fonte: sito istituzionale della Regione Siciliana), ad oggi non abbiano
concluso l’istruttoria di sole 15 rendicontazioni che sono pervenute sui loro tavoli già a gennaio
dell’anno in corso? È accettabile che solo lo scorso 8 settembre sia stata nominata, dopo numerose
nostre sollecitazioni, la Commissione di Valutazione per le istanze 2020, anche queste pervenute al
Servizio 10 ad inizio anno?
E ancora, quali sono le strategie dell’Assessorato nel campo della promozione
cinematografica per il 2021 e per gli anni a venire, considerato che siamo ormai giunti a fine
anno e nulla si sa di fondi e dotazioni finanziarie relative alle prossime annualità?
Negli ultimi
5 anni i festival siciliani sono cresciuti di numero e di importanza, le esigenze sono mutate: i 400
mila euro annui messi a disposizione per questo comparto risultano ormai inadeguati. La Campania,
regione che per numero di abitanti e festival presenti sul territorio è assai simile alla Sicilia, stanzia
un milione di euro l’anno per la promozione cinematografica. Il Suo Assessorato, dott. Messina, sta
prendendo in considerazione queste necessità?
Poniamo queste domande a Lei perché riteniamo che gli uffici del Servizio 10, a questo punto, siano
assolti da ogni responsabilità. La scelta è ora politica e solo politica. Quanto l’Assessorato che Lei
rappresenta crede nel comparto della Promozione Cinematografica? Quanto stanno a cuore
al Suo Assessorato le centinaia di persone, per lo più giovani sotto i quarant’anni, che
lavorano nell’organizzazione di oltre trenta manifestazioni cinematografiche in Sicilia?
Vogliamo pensare che queste siano domande retoriche e che Lei abbia tutte le giuste intenzioni del
caso, visto il suo indiscutibile impegno politico nel settore della Cultura, già consolidato da anni di
esperienza. Vogliamo pensarlo, ma ci servono risposte certe e soprattutto veloci. Al contempo riteniamo che, come associazione di categoria, possiamo collaborare con la struttura politico-
amministrativa specifica, in un clima di assoluta serenità e rispetto reciproco.
Per questo chiediamo un incontro urgente con il Suo Assessorato, con il Dirigente Generale
dott.ssa Lucia Di Fatta e con il Dirigente del Servizio 10 Ing. Mario Lanza, al fine di definire le
linee guida del prossimo Bando Promozione Festival e affrontare tutte le criticità del caso.
Crediamo che, in un anno oltremodo difficile come quello attuale, l’attenzione nel salvaguardare e
tutelare i festival e le rassegne cinematografiche in Sicilia vada incrementato, al fine di tutelare un
settore messo in ginocchio dalla situazione sanitaria generata dal Covid-19.
La missione che festival
e rassegne devono portare avanti è quella di ricondurre il Cinema nelle sale, tra il pubblico reale e
garantirne la promozione; ma perché ciò accada è necessaria la continuità dei nostri eventi culturali,
anche in una situazione critica e speciale come quella che stiamo vivendo, attraverso la massima
collaborazione e intesa tra gli operatori del settore della promozione e le istituzioni ad essa preposte.
Abbiamo dimostrato con le nostre manifestazioni di essere rispettosi delle disposizioni imposte dai
vari DCPM, ci siamo adattati in tempi brevi a quanto stabilito dalle direttive della Presidenza della
Regione, abbiamo investito risorse economiche e umane nella realizzazione di festival in streaming,
rinunciando, in alcuni casi, al nostro pubblico dal vivo, in altri vedendolo sostanzialmente
contingentato. Lo abbiamo fatto perché crediamo nel nostro lavoro, crediamo nella forza della
cultura, nella vitalità del Cinema.
Ma adesso non resta più molto tempo. Abbiamo bisogno che la
Politica ci dia risposte certe e celeri. E queste risposte le attendono anche le migliaia di siciliani che
da anni ci seguono e costituiscono una grande risorsa per la nostra regione.
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