RETE CIVICA DELLA SALUTE, APPROVATO IL CODICE ETICO
DEI 18 COMITATI CONSULTIVI DELLE AZIENDE SANITARIE SICILIANE. Composti da Terzo Settore e professioni della Sanità, rappresentano il luogo in cui in cui trovano riconoscimento
i bisogni e i suggerimenti provenienti dai cittadini
Palermo, 26/10/2020 – È stato approvato ed è “esecutivo ed applicabile a tutti gli effetti” il Codice etico
della Conferenza e dei Comitati consultivi delle Aziende sanitarie della Regione Sicilia. “Si
gettano le basi – ha dichiarato il presidente della Conferenza dei Comitati, avv.
Pierfrancesco Rizza - per lavorare assieme con regole giuste e chiare per tutti”.
Per un verso, infatti, un sistema di regole consente di affrontare al meglio il ruolo delicato
che la legge di riforma del Servizio sanitario regionale (Legge regionale n. 5 del 2009)
affida ai Comitati consultivi, i quali tra segnalazioni, sensibilizzazione, comunicazione e
vigilanza, rappresentano il “luogo” in cui viene dato valore e riconoscimento ai bisogni e ai
suggerimenti provenienti dai cittadini.
Per altro verso si tratta di uniformare le condotte all’interno di organismi dalla
composizione complessa, che vede insieme Enti del Terzo Settore e professioni della
Sanità.
I 18 Comitati consultivi siciliani – che hanno ciascuno un numero di componenti compreso
tra 20 e 40 e sono insediati nelle 9 ASP e nelle aziende Policlinico-San Marco, Cannizzaro
e Garibaldi di Catania, Policlinico G. Martino e Azienda Papardo di Messina, Ospedali
Riuniti Villa Sofia-Cervello, Civico, Policlinico “Paolo Giaccone” e Ismett di Palermo – sono
organismi di valenza istituzionale, con compiti precipui, e la loro attività si sviluppa in
termini di vigilanza e controllo, ma anche, come previsto dalle norme, di sussidiareità, cioè
di supporto per il miglioramento del Sistema Sanitario.
Non per caso negli anni, nei
Comitati Consultivi, al fianco del mondo del volontariato (74%), tende a crescere
costantemente la partecipazione delle organizzazioni e delle associazioni di
rappresentanza degli operatori sanitari e socio-sanitari, oggi al 12% del totale con un
aumento di 2 punti percentuali rispetto al precedente triennio. Aumenta anche la
partecipazione delle associazioni dei consumatori, oggi all’8% (era il 5%), mentre altre
organizzazioni rappresentano il restante 6%.
Il Codice etico – che si integra con i regolamenti dettati dalla Regione – è “strumento di
garanzia di collegialità ed autonomia basata sul principio di autodisciplina”.
Ne sono
destinatari i componenti della Conferenza, quelli dei Comitati Consultivi e i loro consulenti
esterni. Il Codice prevede che alla base di ogni azione ci siano dialogo e confronto (con il
Servizio sanitario e tra tutti i componenti), l’opposizione a forme qualsiasi di
“collateralismo, scambio, clientelismo”, eliminazione dei conflitti di interesse, trasparenza e
correttezza verso tutti, partecipazione attiva e riconoscimento del rapporto tra persone
come elemento base irrinunciabile, pluralismo e autonomia. Come sanzione si prevede la
decadenza per chiunque venga meno “anche ad un solo principio” del Codice etico.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.