Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

Coronavirus: Laccoto positivo chiude l'Ars, zone rosse a Cesarò e San Teodoro, insegnante positiva a Brolo

Sono 1.363 i nuovi positivi in Sicilia, 35 i decessi, 5 le "zone rosse". Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha istituito 'zona rossa' a Cesarò (85 positivi) e San Teodoro (63 positivi), ambedue i Comuni si trovano in provincia di Messina. A Brolo positiva al molecolare la docente della scuola di via Libertà: domani screening per gli alunni. Chiuse fino a mercoledì tutte le scuole
 

 Palermo, 7 nov 2020 - Il deputato regionale all'Ars e sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto (Italia Viva) ha comunicato con un messaggio video su FB di essere risultato positivo al Coronavirus, dopo una seduta in Commissione Salute. E' stata pertanto disposta la sospensione delle attività d’Aula e delle commissioni per tutta la settimana prossima, con riapertura il 16 novembre (l’Aula è convocata per il 17). A Brolo, cittadina di cui l'on. Laccoto è il sindaco, il tampone molecolare ha confermato la positività dell’insegnante della scuola media di via Libertà che è stata chiusa precauzionalmente lo scorso 4 novembre. L’Amministrazione Comunale ha concordato con l’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (Usca) di Patti di effettuare uno screening rivolto a tutti gli alunni del plesso di via Libertà in cui insegna la docente risultata positiva (classi III C, I D, II A e I B). I tamponi, in modalità drive in, verranno effettuati domani, domenica 8 novembre, a partire dalle ore 15 nell’area di Piazza Annunziatella. 

Con specifica ordinanza, inoltre, è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio comunale fino a mercoledì 11 novembre. Intanto, il Sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto, risultato positivo al tampone rapido, è stato sottoposto nella giornata di ieri al test molecolare ed è in attesa di conoscere l’esito. Le sue condizioni di salute sono buone e continua a seguire da casa l’attività amministrativa. Nella giornata odierna gli uffici del palazzo municipale di via Dante sono stati sottoposti a sanificazione e rimarranno chiusi lunedì 9 novembre. La riapertura avverrà con ingressi del pubblico contingentati, dietro prenotazione telefonica.

Il sindaco di Milazzo Pippo Midili ha inviato una lettera questa mattina all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza e al direttore generale dell’Asp di Messina, La Paglia per rappresentare le criticità che si stanno registrando nel rapporto con la struttura di gestione dell’emergenza Covid, che non fornirebbe allo stesso, nella qualità di primo cittadino e autorità sanitaria locale, il report sulle positività dei cittadini milazzese. “Riscontro – scrive Midili -  da parte dei riferimenti dell'Asp, una sorta di insofferenza nei confronti di chi, come i Sindaci delle città, giornalmente vive, seppur con altro tenore, le preoccupazioni della gente sul progredire della pandemia. I difetti di comunicazione con il nostro Comune sono ormai all'ordine del giorno. Non riusciamo, sin dalla data del mio insediamento, ad avere una continuità di informazioni giornaliere. Veniamo informati a singhiozzo, in alcuni casi con due o tre giorni di ritardo e quindi impossibilitati a garantire quei controlli presso i domicili delle persone risultate positive se non con incolpevole ritardo”.

Commenti