
Catania, 5 novembre - “C’è molto rammarico nei cittadini siciliani, che sono delusi dall’inserimento dell’isola nella zona arancione e con la previsione, quindi, di una serie di limitazioni. Comprendo il loro punto di vista, capisco le loro preoccupazioni per le proprie attività lavorative, ma non accetto le polemiche del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha definito assurda questa scelta del Governo nazionale. Assurda, invece, è la gestione di questi ultimi mesi da parte proprio del Governatore Musumeci e del suo assessore alla Sanità, Ruggero Razza, che non hanno fatto in modo di incrementare i posti in terapia intensiva e non hanno utilizzato gli importanti finanziamenti provenienti da Roma previsti allo scopo di potenziare il sistema sanitario delle regioni italiane. Così in una nota la deputata catanese Maria Laura Paxia (M5S).
Sono complessivamente circa 3600 i posti letto dedicati alle cure del Covid-19 in Sicilia previsti nell'incremento dell'assistenza sviluppato dall'assessorato regionale alla Salute e condiviso con il Comitato tecnico scientifico.
I posti, individuati in strutture pubbliche e private di tutto il territorio siciliano, comprendono terapie intensive, degenze ordinarie e ricoveri in strutture dedicate alle cure in bassa complessità.
Lo sviluppo del piano, fortemente voluto dal governo Musumeci, ricalca una proiezione dell'andamento epidemiologico per singole aree con una soglia di stress maggiorato rispetto all'attuale situazione pandemica nell'Isola, ma soprattutto tiene conto del mantenimento dell'assistenza sanitaria per le altre patologie non Covid. La Sicilia, infatti, è una delle Regioni che al momento non ha sospeso le cure diverse dal Coronavirus né ha ridotto gli interventi programmati.
Sono previsti due scaglioni temporali, 15 novembre e 30 novembre, entro i quali saranno approntati i posti letto da parte dell'Aziende del sistema sanitario regionale. In particolare le terapie intensive raggiungeranno, all'ultima scadenza, 416 posti dedicati esclusivamente al Covid a cui potranno aggiungersi posti di terapia sub-intensiva convertibili a seconda delle eventuali necessità. Le degenze ordinarie raggiungeranno 2384 ricoveri dedicati, mentre saranno 812 i posti letto a disposizione nelle strutture a bassa complessità.
Nei territori delle Città Metropolitane, particolarmente interessate dal contagio da Covid 19, sono previsti complessivamente 251 posti di terapia intensiva e 1502 per i ricoveri ordinari, la restante dotazione è stata distribuita nelle altre province della Sicilia.
A completare l'offerta sanitaria, anche il contributo delle strutture non ospedaliere dedicate alla pandemia. Sul modello dei Covid hotel, attivati dalla Regione Siciliana già nell'aprile scorso (adoperati da soggetti in quarantena o isolamento, migrati, turisti etc), è particolarmente significativo infatti l'apporto dei Centri per le cure a bassa complessità dedicati a quei pazienti che non necessitano di un ricovero in ospedale pur avendo bisogno di assistenza sanitaria. Tali strutture sono già operative in larga parte del territorio regionale e vanno ad integrare l'intera proposta studiata dalla Regione per fronteggiare l'emergenza.
Di seguito la ripartizione per territorio. Nella prima colonna sono indicate le terapie intensive, a seguire i ricoveri ordinari e le cure a bassa complessità
Terapie intensive ricoveri ordinari cure a bassa complessità
Ag 30 160 98
Cl 36 140 50
Ct 105 595 120
En 22 140 30
Me 39 236 110
Pa 107 671 280
Rg 33 152 32
Sr 26 170 50
Tp 28 120 42
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