“Schifani non ha più una maggioranza. Il 18 gennaio nasce il Governo di Liberazione”

  Cateno De Luca: “Schifani non ha più una maggioranza. Il 18 gennaio nasce il Governo di Liberazione”.  «Da oggi entra in campo Ti Amo Sicilia. Non è Sud Chiama Nord. È una scelta chiara, politica e programmatica». Palermo, 16/12/2025 -  De Luca apre all’ARS un fronte riformatore: nasce l’intergruppo del Governo di Liberazione   Nel corso della conferenza stampa,  Cateno De Luca  ha annunciato la costituzione di un  intergruppo parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana , aperto a tutti i deputati regionali che intendano condividere un percorso riformatore ispirato al progetto del  Governo di Liberazione , senza preclusioni di natura politica o personale. L’intergruppo nasce con una  funzione operativa e propositiva , con l’obiettivo di colmare il vuoto di iniziativa riformatrice che, secondo De Luca, caratterizza l’attuale fase dell’azione di governo. La finalità è quella di  trasformare l’elaborazione politica e programmatica del ...

Raffineria di Milazzo: un importante 'goal' nella partita contro l’autorizzazione

La verificazione disposta dal TAR ci dà ragione: l'autorizzazione della Raffineria è illegittima, mancano diversi limiti. "Un importante “goal” nella partita contro l’autorizzazione della Raffineria di Milazzo (A.I.A.). Il verificatore incaricato dal TAR di Catania ha infatti confermato quanto lamentato nel ricorso in merito all’omissione di diversi limiti emissivi. Sono state invece smentite le tesi difensive del Ministero dell’Ambiente e della Raffineria.


Milazzo (Me), 14 dic 2020 - I comuni e le associazioni ricorrenti hanno segnato un importante “goal” nella partita contro l’autorizzazione illegittima della Raffineria di Milazzo (A.I.A.). Il verificatore incaricato dal TAR di Catania ha infatti confermato quanto lamentato nel ricorso in merito all’omissione di diversi limiti emissivi. Sono state invece smentite le tesi difensive del Ministero dell’Ambiente e della Raffineria. Si tratta di gravi irregolarità che comportano seri rischi per la salute dei cittadini, come da noi evidenziato già dal maggio 2018, quando il Ministero ha rilasciato la vigente autorizzazione della Raffineria. Anche perché sono state depennate le prescrizioni sanitarie dei Sindaci, cioè gli ulteriori limiti emissivi necessari a garantire un’adeguata tutela della salute pubblica.

In seguito sia l’allora Commissario di S. Filippo del Mela che l’allora Sindaco Metropolitano di Messina, resisi conto della gravità di tali aspetti, hanno chiesto all’attuale Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di riaprire la procedura. Il Ministro non ha dato seguito alla richiesta, cosicchè vari comuni, supportati da diverse associazioni, sono ricorsi al TAR. Nel giudizio che ne è scaturito il Ministero ha sempre difeso l’autorizzazione della Raffineria.
Soltanto adesso, dopo 2 anni e mezzo, il Ministero dell’Ambiente si è accorto che i limiti imposti alla raffineria non sono adeguati ed ha avviato un nuovo riesame dell’autorizzazione.
Stando a quanto riportato su alcuni organi di stampa, secondo la Sen. Barbara Floridia l’avvio di questo riesame sarebbe merito del Ministro “Sergio Costa, che grazie alla continua interlocuzione con la sottoscritta” (cioè con la stessa Floridia), opererebbe “al solo fine di salvaguardare la salute dei cittadini residenti nella Valle del Mela”.

La realtà è però ben diversa. Il 17 dicembre si terrà al TAR di Catania l’udienza decisiva sul ricorso. Consapevole di avere altissime probabilità di perdere la causa, il Ministero ha pensato di avviare un nuovo riesame dell'A.I.A. per tentare di ottenere il rinvio dell’udienza e scongiurare una condanna.
Così facendo i cittadini dovrebbero aspettare altri 2 anni per ottenere giustizia, prolungando ulteriormente la loro esposizione a rischi inaccettabili. Tra l’altro il nuovo riesame del Ministero non è volto a sanare i vizi principali dell’autorizzazione della Raffineria (ad esempio non si fa riferimento alla grave assenza delle prescrizioni sanitarie).
Ovviamente i comuni e le associazioni ricorrenti si opporranno alla strumentale richiesta di rinvio del Ministero. Ci auguriamo che i giudici del TAR rigettino tale abietto tentativo e che invece accolgano in toto il ricorso, sancendo finalmente il fondamentale diritto alla salute dei cittadini della valle del Mela.

ARCI Messina APS
Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela

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