Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Beni Culturali. M5S: Samonà cestini la sua idea della Carta di Catania

Palermo 12 gennaio 2021 - “Il rinvio dell’audizione della commissione Cultura all’Ars che oggi avrebbe dovuto discutere della concessione in uso ai beni culturali della Regione Siciliana sia utile a convincere l’assessore Samonà che la sua idea della Carta di Catania così com’è non funziona e non è applicabile. Si pensi piuttosto a coinvolgere le associazioni e i soggetti che a vario titolo hanno a che fare con la gestione e la conservazione dei beni per un vero rilancio del nostro patrimonio culturale”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione Cultura Formazione e Lavoro Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci e Stefania Campo, che oggi all’Ars era stata convocata per trattare la concessione dei beni culturali appartenenti al patrimonio della Regione siciliana. L’audizione che è stata voluta dalle deputate Valentina Zafarana e Ketty Damante è stata rinviata a martedì prossimo con la richiesta dei parlamentari del M5S di audire tutti gli esponenti e i tecnici della cultura appartenenti alle associazioni e alle università siciliane, che hanno espresso argomentate critiche e preoccupazioni sui reali rischi dell’applicazione del DA 74 del 30/11/2020.
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Palermo, 12 gennaio 2021 - "Il paesaggio è un elemento determinante della nostra identità, al punto che già nella stessa denominazione giuridica alcuni Parchi riportano la definizione di Parco archeologico e paesaggistico. È impensabile, pertanto, che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera, dove si trovano siti di altissima valenza storico-culturale, meta di numerosi visitatori che, proprio in quei luoghi, hanno occasione di apprezzare la bellezza della nostra Isola".
Lo ha sostenuto l'assessore regionale dei Beni culturali, Alberto Samonà, nel corso dell'incontro sui siti siciliani individuati dal governo centrale come possibili destinazioni per depositi di scorie nucleari.

Alla riunione hanno preso parte il dirigente generale del dipartimento Sergio Alessandro, i responsabili delle soprintendenze di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione dei Parchi archeologici di Segesta e Gela. Si è deciso che, entro trenta giorni, i pareri di soprintendenze e Parchi archeologici saranno messi nero su bianco in apposite relazioni tecniche che verranno trasmesse al Comitato tecnico istituito dal governo Musumeci presso l'assessorato dell'Ambiente, incaricato di predisporre il memoriale con i rilievi e le osservazioni da inviare a Roma.

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