Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

Beni Culturali. M5S: Samonà cestini la sua idea della Carta di Catania

Palermo 12 gennaio 2021 - “Il rinvio dell’audizione della commissione Cultura all’Ars che oggi avrebbe dovuto discutere della concessione in uso ai beni culturali della Regione Siciliana sia utile a convincere l’assessore Samonà che la sua idea della Carta di Catania così com’è non funziona e non è applicabile. Si pensi piuttosto a coinvolgere le associazioni e i soggetti che a vario titolo hanno a che fare con la gestione e la conservazione dei beni per un vero rilancio del nostro patrimonio culturale”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione Cultura Formazione e Lavoro Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci e Stefania Campo, che oggi all’Ars era stata convocata per trattare la concessione dei beni culturali appartenenti al patrimonio della Regione siciliana. L’audizione che è stata voluta dalle deputate Valentina Zafarana e Ketty Damante è stata rinviata a martedì prossimo con la richiesta dei parlamentari del M5S di audire tutti gli esponenti e i tecnici della cultura appartenenti alle associazioni e alle università siciliane, che hanno espresso argomentate critiche e preoccupazioni sui reali rischi dell’applicazione del DA 74 del 30/11/2020.
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Palermo, 12 gennaio 2021 - "Il paesaggio è un elemento determinante della nostra identità, al punto che già nella stessa denominazione giuridica alcuni Parchi riportano la definizione di Parco archeologico e paesaggistico. È impensabile, pertanto, che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera, dove si trovano siti di altissima valenza storico-culturale, meta di numerosi visitatori che, proprio in quei luoghi, hanno occasione di apprezzare la bellezza della nostra Isola".
Lo ha sostenuto l'assessore regionale dei Beni culturali, Alberto Samonà, nel corso dell'incontro sui siti siciliani individuati dal governo centrale come possibili destinazioni per depositi di scorie nucleari.

Alla riunione hanno preso parte il dirigente generale del dipartimento Sergio Alessandro, i responsabili delle soprintendenze di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione dei Parchi archeologici di Segesta e Gela. Si è deciso che, entro trenta giorni, i pareri di soprintendenze e Parchi archeologici saranno messi nero su bianco in apposite relazioni tecniche che verranno trasmesse al Comitato tecnico istituito dal governo Musumeci presso l'assessorato dell'Ambiente, incaricato di predisporre il memoriale con i rilievi e le osservazioni da inviare a Roma.

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