Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione.

18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e

munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo

di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la

asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati,

decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori.

Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e

Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione

delle norme del T.U.L.P.S., nonché il difetto di motivazione del provvedimento, in quanto la

Prefettura si era limitata ad evidenziare il venir del presupposto dell’affidabilità in materia

di armi e ciò esclusivamente in ragione di un avviso di garanzia, mentre in realtà per uno

dei due ristoratori, dalla certificazione rilasciata dalla Procura della Repubblica di Palermo

non risultavano iscrizioni suscettibili di comunicazioni a carico dell’imprenditore, mentre

per il secondo il procedimento penale si era concluso con l’archiviazione con formula

ampiamente assolutoria, ovvero “perché il fatto non sussiste”

Ed ancora, i legali evidenziavano che la valutazione della possibilità di abuso, pur

fondandosi su considerazioni probabilistiche, non poteva comunque prescindere da una

adeguata istruttoria volta a far emergere le circostanze di fatto che avrebbero fatto ritenere

i propri assistiti pericolosi o comunque capace di abusi.

Il T.A.R. Sicilia – Palermo, con sentenze del 16 e 18 giugno 2025, sposando le tesi

difensive dei legali incaricati, ha rilevato che dalla documentazione prodotta in giudizio non

emergeva alcun elemento concreto dal quale potere ragionevolmente desumere la

pericolosità degli interessati o la possibilità di un utilizzo improprio delle armi dagli stessi

detenute e, conseguentemente, ha accolto i ricorsi proposti avendo riscontrato, così come

sottolineato dagli avv.ti Rubino e Piazza, che non risultava accertata a carico dei ricorrenti

alcuna specifica circostanza idonea a suffragare in concreto un giudizio probabilistico di

segno positivo sull'abuso del titolo di Polizia.

Pertanto, per effetto delle dette sentenze i due ristoratori palermitani potranno avere

restituite le armi.


Immagine di repertorio CC

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