Giardini-Naxos (ME): aggredito violentemente per un cane. 36enne arrestato dai
Carabinieri per tentato omicidio e tentata estorsione.
4 genn 2021 - Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Taormina (ME) hanno arrestato, in flagranza di
reato, un 34enne originario di Calatabiano (CT), già noto alle forze dell’ordine, ritenuto
responsabile dei reati di tentato omicidio e tentata estorsione.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taormina e della Stazione di Giardini
Naxos sono intervenuti in un’abitazione di Giardini Naxos a seguito della segnalazione di una lite in
strada, pervenuta alla locale Centrale Operativa. Giunti sul posto i Carabinieri hanno trovato la
vittima distesa a terra priva di sensi e con una vistosa ferita lacero contusa al capo. Dopo aver
attivato i sanitari, i militari, intuita la gravità dei fatti, si sono immediatamente messi sulle tracce del
responsabile dell’aggressione, individuandolo poco distante dal luogo dell’accaduto ancora in stato
di alterazione.
Gli accertamenti avviati dagli uomini dell’Arma, attraverso l’escussione testimoniale dei presenti,
hanno permesso di appurare che il reo, poco prima dell’arrivo dei militari, aveva avuto un acceso
diverbio con la vittima, e dopo averlo minacciato l’avrebbe colpito violentemente con schiaffi e
pugni al punto da farlo rovinare a terra e procurargli una ferita al capo. Sulla base della
ricostruzione effettuata dagli investigatori, l’aggressione sarebbe stata premeditata. Infatti, già nella
mattinata dello stesso giorno, il 36enne si era recato a casa della vittima, pretendendo dalla figlia,
con la quale aveva intrattenuto in passato una relazione sentimentale, la consegna di un chihuahua
donatole nel corso della convivenza. Non accettando il rifiuto, lo stesso si sarebbe ripresentato
presso l’abitazione nel primo pomeriggio reiterando con insistenza e minacce la consegna
dell’animale domestico. Pertanto, il 36enne, è stato arrestato per tentato omicidio e tentata
estorsione.
La vittima invece è stata ricoverata presso l’Ospedale Papardo di Messina in prognosi
riservata ma non in pericolo di vita.
L’uomo è stato ristretto ai domiciliari in attesa della convalida davanti al Giudice delle Indagini
Preliminari del Tribunale di Messina, che, al termine dell’udienza, ha applicato nei suoi confronti il
divieto di avvicinamento alla persona offesa.
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