Disabilità gravissima. Scade il 31 dicembre la presentazione delle domande per l’accesso al beneficio economico

Disabilità gravissima. Confconsumatori ricorda come richiedere il beneficio economico entro il 31 dicembre 2025. Scade il 31 dicembre 2025 la possibilità di presentare le domande per l’accesso al beneficio economico per i nuovi soggetti affetti da disabilità gravissima di cui all’articolo 3 del Decreto Ministeriale del 26 settembre 2016. Messina, 20 Dicembre 2025 – La domanda può essere presentata dalle persone beneficiarie dell'indennità di accompagnamento, di cui alla legge 11 febbraio 1980, n. 18, o comunque definite non autosufficienti ai sensi dell'allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013. L’istanza di accesso al beneficio economico previsto dalla normativa regionale sulla disabilità gravissima deve essere presentato “o nel corso del primo semestre (ovvero dal 1 gennaio al 30 giugno) o nel corso del secondo semestre (ovvero dal 1 luglio al 31 dicembre). DOVE PRESENTARE LA DOMANDA - È possibile presentare la domanda all’Aziend...

Antimafia. Fava a Micari: "Università di Palermo offesa? E' cosa piuttosto stravagante"

Antimafia. Fava a Micari "Reazione stravagante a lavoro della Commissione. Nota del Presidente della Commissione Antimafia dell’ARS, Claudio Fava


Palermo, 24 feb 2021 - "Leggiamo sulle agenzie una nota, dai toni nervosi, del rettore dell’Università di Palermo. Il professor Micari lamenta che nella relazione della Commissione Antimafia dell’Ars sui beni sequestrati e confiscati in Sicilia (duecento pagine, ottantuno audizioni, otto mesi di lavoro: approvata la settimana scorsa all’unanimità) abbia trovato posto la dichiarazione di un imprenditore che – nel contesto di un’audizione durata oltre due ore – lamentava i meccanismi imperfetti di formazione degli amministratori giudiziari, riferendosi anche a “corsi di alta formazione” poco efficaci. Ora, che l’Università di Palermo si riconosca in quell’incidentale e se ne senta offesa (pensando alle proprie esperienze formative) è cosa comprensibile. Che si senta offesa dalla relazione è cosa piuttosto stravagante.

In tre anni di attività abbiamo audito, nel corso dei nostri lavori, oltre quattrocento persone e non sempre (anzi: raramente) abbiamo condiviso lo spirito o il merito delle loro affermazioni. Ma abbiamo ritenuto di dover riportare fedelmente ciò che ci veniva testimoniato, perfino quando si trattava di illazioni o denigrazioni verso la Commissione stessa. Censurare un audito (temendo CHE ALTRI POSSANO sentirsi offesi per associazione di idee) è un’idea alquanto originale del rigore e della limpidezza con cui una Commissione parlamentare d’inchiesta è tenuta ad operare.

Vale la pena aggiungere che critiche serrate ai meccanismi di formazione e di selezione degli amministratori giudiziari sono STATE AVANZATE (e naturalmente riferite nel corpo della nostra relazione) da molti altri auditi: il presidente delle sezioni misure di prevenzione del tribunale di Trapani, dottor Serio (“vorremmo una certificazione di professionalità che provenga dai consigli dell’ordine… un albo di professionisti che vogliano fare solo gli amministratori giudiziari con formazione specifica”); il presidente delle sezioni misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta, dottor Agate (servono “manager di Stato, specializzati”); il giudice Petralia di Caltanissetta (preferiremmo “figure intranee alla pubblica amministrazione, con un concorso ad hoc per amministratore giudiziario”); la professoressa Stefania Pellegrini, direttore presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna del master di II Livello in Gestione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alle mafie (“gli amministratori giudiziari vengono formati solo nelle questioni tecniche e aziendalistiche… se la visione di insieme manca, rende l’amministratore giudiziario del tutto miope”).

Leggiamo infine, dalla penna del Magnifico Rettore, che l’Università di Palermo intende avviare “un laboratorio con i nostri migliori ricercatori per sottoporre ad analisi critica il lavoro fin qui condotto dalla Commissione regionale”. Che dire? Ne siamo onorati."

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