Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Ermellino: «Carabinieri tagliati fuori, a rischio la sicurezza nazionale»

 

Difesa, Ermellino (Misto): «Carabinieri tagliati fuori da informazioni finanziare sensibili. A rischio sicurezza nazionale».

16/03/2021 - «Mi domando come sia possibile che l’Ufficio di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia - in base all’attuale normativa (approvata nel 2019) - non possa scambiare informazioni sensibili con i Carabinieri. Questo limita notevolmente le attività di indagine su operazioni di riciclaggio, trasferimenti di denaro sospetti e occultamenti di capitali derivati da attività criminali. Circostanza che oggi mi è stata confermata in audizione dal comandante generale dell’arma Teo Luzi, per il quale  ripristinare la facoltà di scambio di informazioni tra le Forze di polizia e la Uif “consentirebbe agli assetti antiterrorismo nazionali di ottenere tempestivamente informazioni per l’efficace conduzione di indagini complesse e che ne costituiscono segmento operativo essenziale”. 

Mi chiedo perché qualcuno abbia deliberatamente deciso di porre un freno alla capacità d’informazione dell’arma mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Un miglior sistema di informazione ci avrebbe forse consentito di evitare tragedie come quella occorse a Vittorio Iacovacci in Congo oppure di scoprire la cellula terroristica che a Bari, non più di un anno fa, si preparava per colpire la Francia». Lo dichiara Alessandra Ermellino, deputata del Gruppo Misto e membro della Commissione Difresa.

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