Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

"Sistema Montante", Fava: "Il governo Crocetta esecutore della volontà di un gruppo di potere parallelo"

Montante. Fava: "Due anni fa la Commissione Antimafia aveva descritto sistema. Le conclusioni della nostra relazione sono oggi confermate dalla procura di Caltanissetta, punto per punto. Il governo Crocetta è stato l'esecutore della volontà di un gruppo di potere parallelo che per anni ha delegittimato regole, norme e prassi parlamentare".

Palermo, 19/03/2021 - "Esattamente due anni fa, il 19 marzo 2019, la commissione antimafia approvava la relazione sul"sistema Montante". Lo ricorda il Presidente Claudio Fava, che sottolinea come "nelle pagine di quella relazione veniva plasticamente ricostruito un sistema pervasivo che piegava la macchina amministrativa e il Governo della regione siciliana agli inqualificabili interessi di pochissimi. Le conclusioni della nostra relazione sono oggi confermate dalla procura di Caltanissetta, punto per punto, responsabilità per responsabilità: il governo Crocetta è stato l'esecutore della volontà di un gruppo di potere parallelo che per anni ha delegittimato regole, norme e prassi parlamentare".
"Per una volta - conclude Fava - la politica ha saputo anticipare il lavoro, meritorio, delle Procure. Per taluni erano solo gossip, per noi è stato il frutto di mesi di indagine, di riscontri documentali, di testimonianze acquisite. Un lavoro di cui oggi possiamo andare orgogliosi".

L’inchiesta in oggetto è annoverabile tra le iniziative riservate alla Commissione ai sensi della riformata L. R. n. 4/1991, laddove questa le attribuisce il potere di “analizzare a livello regionale, le cause e i fattori dei comportamenti corruttivi e illegali e individuare gli interventi che ne garantiscano la prevenzione e il contrasto” (art. 3, lett. E della l.r. 28 febbraio 2018, n. 3). Lo spunto è stato offerto, lo scorso 14 maggio 2018, dal clamore suscitato dall’arresto di Antonio Calogero Montante, al secolo Antonello, fiore all’occhiello di Confindustria e celebrato paladino della legalità, nell’ambito dell’indagine Double Face condotta dalla DDA della Procura di Caltanissetta e dalla locale Squadra Mobile. 

La relazione conclusiva dei lavori della Commissione Antimafia Regionale è online @
http://w3.ars.sicilia.it/DocumentiEsterni/Avvisi_Commissioni/00000007/Relazione%20finale.pdf

Commenti