Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Autocertificazioni farlocche, tutto ha un limite!

RIPARTIAMO UNICT: «NO AD AUTOCERTIFICAZIONI FARLOCCHE»! Comprendiamo che bisogna essere più accomodanti e di larghe vedute verso i giovani che vogliono spendersi per gli altri e per la loro Università. 

Catania, 14/05/2021 - Comprendiamo pure che sia l’anno della pandemia e di autocertificazioni ne abbiamo abusato, ma le regole sono fondamento dello Stato di Diritto e non è possibile eluderle con una “AUTOCERTIFICAZIONE”. Tutto ha un limite! Per chiarire meglio la questione con la presente nota si fa espone cosa è recentemente accaduto all’Università degli Studi Di Catania ove la Commissione elettorale per le elezioni studentesche, riunitasi ieri(13 maggio), ha deciso di accogliere l’istanza di un’organizzazione studentesca (evidentemente molto influente dal punto di vista politico) la quale aveva presentato le proprie liste elettorali oltre il termine perentorio stabilito dal relativo decreto rettorale alle ore 24 dello scorso 30 aprile. Tale organizzazione sarebbe l’unica a lamentare presunti malfunzionamenti del sistema informatico predisposto dall’Ateneo e la commissione elettorale supportata dall’ “autorevole” parere dell’Avvocatura d’Ateneo ha deciso, alla maniera del Re Salomone, “di ammettere con riserva le predette liste e candidature, onerando gli istanti a fornire AUTOCERTIFICAZIONE”. 

La commissione, dunque, afferma che basta una autocertificazione per affermare di essere rispettosi delle regole. Il rischio è palese: da un punto di vista amministrativo è evidente la violazione del principio di buono andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione stabilito dalla Costituzione, da un punto di vista penale è evidente come chiunque sarà così sprovveduto da autocertificare un falso (ergo di aver presentato le famigerate liste entro l’orario) potrà essere punito ai sensi dell’art. 483 del Codice penale. Ripartiamo UniCT dichiara sin da ora di volersi opporre al provvedimento preso dalla Commissione Elettorale, che si allega alla presente nota stampa, stante che con l’aiuto dei nostri legali stiamo già lavorando per ricorrere al TAR e richiederne l’annullamento o e ci stiamo anche riservando di presentare un esposto alla Procura della Repubblica in quanto riteniamo che potenzialmente potrebbero consumarsi (se già non si sono consumanti in queste ore) dei reati da parte chi presentare autocertificazioni non veritiere. 

 Ogni organizzazione studentesca ha svolto con merito gli adempimenti necessari per presentare le dovute documentazioni per poter partecipare alle prossime elezioni studentesche, adesso dobbiamo cambiare le regole soltanto perché una di queste non è stata capace ad essere diligente? Il merito e il buonsenso sono valori su cui non si possono fare compromessi, questo è per noi fondamento del nostro operato e direzione chiara del nostro percorso. 

 Ripartiamo Unict

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