Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

Soddisfazione per la vita: in Campania e Sicilia i livelli più bassi

Istat. Anche nelle fasi iniziali della pandemia, una quota rilevante di cittadini ha continuato a manifestare un giudizio positivo per la propria vita personale. Il giudizio sulla situazione economica personale è peggiorato tra i lavoratori autonomi. Emergono segnali di criticità per la situazione economica familiare: sale dal 25,7% al 29,1% la quota di famiglie che dichiarano un peggioramento rispetto al 2019.
 

26/05/2021 -  La soddisfazione per la vita a livello territoriale, il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione per la vita (48,3%), il Centro una quota intermedia (42,7%) e il Mezzogiorno la quota più bassa (39,8%). Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (61,8%), la Valle d’Aosta (54,0%) e il Friuli Venezia-Giulia (49,4%), quelle con i livelli più bassi sono la Campania (31,7%) e la Sicilia (39,8%) 

Soddisfazione relazioni familiari e amicali: si riapre il divario tra Nord e Sud La quota di persone soddisfatte per le proprie relazioni familiari rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2019, mentre quella per le relazioni amicali cala leggermente, in ragione dei primi ostacoli posti dalla pandemia a questo aspetto della socialità. La soddisfazione per le relazioni familiari è sempre stata molto alta, superiore a quella di ogni altra dimensione considerata. Nel 2020, l’89,7% delle persone di 14 anni e oltre esprime un giudizio positivo. Solo una quota residuale, l’1,5%, giudica questo tipo di relazioni per niente soddisfacente. In questo ambito non ci sono differenze di genere. In relazione all’età invece la soddisfazione si mantiene su livelli elevati fino ai 44 anni e poi decresce lentamente all’avanzare dell’età. 

A livello territoriale, la quota dei soddisfatti si riduce all’88,5% nel Mezzogiorno, attestandosi su livelli inferiori a quelli delle altre ripartizioni territoriali (90,8% al Nord, 89,3% al Centro) dove non si registrano significative variazioni rispetto al 2019 (Figura 2). La percentuale di quanti si dichiarano molto o abbastanza soddisfatti è elevata anche per le relazioni amicali (81,6%), con alcune differenze di genere: è soddisfatto l’83,1% degli uomini rispetto all’80,3% delle donne. In particolare, gli uomini che si definiscono “molto soddisfatti”, sono il 23,0%, contro il 21,9% delle donne. Anche in questo caso la soddisfazione è maggiore nelle fasce giovanili e decresce all’aumentare dell’età. 

In relazione al territorio si osserva ancora una volta un calo nel Mezzogiorno, dove le persone soddisfatte rappresentano l’80,2% del totale dei rispondenti (82,0% nel 2019). Il Centro registra un calo nella quota di molto soddisfatti ma rimane sostanzialmente sui livelli del 2019 (’81,2%). Anche al Nord la situazione non varia, restando la ripartizione territoriale dove la soddisfazione è maggiore (83,0%). Il calo rilevato nel Mezzogiorno e la stasi della soddisfazione per le relazioni amicali nelle altre ripartizioni determinano dunque un aumento del gap tra Nord e Sud del Paese, che si era ridotto nell’anno precedente.

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