Istat. Dal 1° gennaio 2021 è stata avviata la nuova rilevazione sulle Forze di lavoro che recepisce quanto stabilito dal Regolamento (UE) 2019/1700. Come riportato in dettaglio nella nota metodologica, le serie storiche degli aggregati diffusi in questo comunicato sono state ricostruite in modalità provvisoria, per il periodo compreso tra gennaio 2004 e dicembre 2020. I confronti temporali possono essere effettuati esclusivamente con i dati in serie storica ricostruiti e non con quelli precedentemente diffusi (per i cambiamenti definitori e altri dettagli si rimanda ai link utili riportati in calce).
Rispetto a marzo, nel mese di aprile 2021 si registra un lieve aumento degli occupati e una crescita più
consistente dei disoccupati, a fronte di una diminuzione degli inattivi.
La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i
minori di 35 anni; diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni.
Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti).
L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità)
riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7%
(+0,3 punti), tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti).
Ad aprile, rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a
-138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2%
(-0,3 punti).
Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il
livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4%, con una diminuzione di 83mila unità.
Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8%, pari a +120mila) a fronte di un calo
degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità).
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a
gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La
diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il
tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali.
Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila
unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio
dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3%, pari a -932mila),
che ad aprile 2020 avevano registrato, invece, un forte aumento.
Il commento
Ad aprile prosegue la crescita dell’occupazione già registrata nei
due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila
occupati rispetto a gennaio 2021. L’aumento coinvolge entrambe
le componenti di genere e si concentra tra i dipendenti a termine.
Ciononostante, rispetto a febbraio 2020, mese precedente a
quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in
meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti
percentuali.
Dopo il rallentamento registrato a marzo riprende la crescita della
disoccupazione e prosegue il calo dell’inattività: i tassi risultano
rispettivamente di 1 e 1,3 punti superiori a quelli registrati prima
della pandemia.
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