Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Omofobia. No alla farsesca serie infinita di audizioni che si stanno tenendo al Senato

OMOFOBIA, M5S: COMPRENSIBILE RINUNCIA ALLE AUDIZIONI DA PARTE DI ARCIGAY, IL CALENDARIO E' UNA FARSA


ROMA, 7 giugno - "Comprendiamo perfettamente la scelta dei comitati territoriali di Arcigay, in particolare quello di Messina rappresentato da Rosario Duca, di non voler partecipare alla farsesca serie infinita di audizioni che si stanno tenendo al Senato sul Ddl contro l'omotransfobia. L'elenco degli auditi è stato stilato dal presidente Ostellari in maniera volutamente diseguale, con uno palese sbilanciamento a favore di soggetti contrari alla legge rispetto ai favorevoli. E' un ennesimo escamotage con cui la Lega allunga i tempi dell'esame con l'evidente intento di tenere tutto nella palude legislativa".
Lo affermano le senatrici del MoVimento 5 Stelle Grazia D'Angelo e Alessandra Maiorino, componenti della commissione Giustizia.

"Il rappresentante di Arcigay Messina - aggiungono - ha comunicato che non prenderà parte a questo gioco, seguendo le indicazioni del livello nazionale dell'associazione, e noi non possiamo che comprendere la sua scelta. Le audizioni sono un mezzo per approfondire nel merito la materia: la presenza di rappresentanti di tutte le religioni monoteiste e anche di chiese non ufficialmente riconosciute, lascia sconcertati nonché molti dubbi sulla consapevolezza del presidente Ostellari di essere un rappresentante del popolo di un Stato laico. Frattanto aggressioni, maltrattamenti e odio verso la comunità LGBT continuano a verificarsi con una frequenza preoccupante proprio nel mese del Pride. Siamo sempre più convinte - concludono D'Angelo e Maiorino - che questa legge, la cosiddetta legge Zan che noi del M5S abbiamo tanto contribuito a scrivere, vada approvata con urgenza senza ulteriori rinvii".

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