L’OMAGGIO DI PALERMO A SCIASCIA CON LA MANIFESTAZIONE CONCLUSIVA
DELLE «LETTURE MASSIMO BORDIN» E IL VIAGGIO ANTOLOGICO TEATRALE «LA
SICILIA COME METAFORA»
Palermo, 07/06/2021 - Preceduta alle 14.30 dalla cerimonia ufficiale di
commemorazione dello scrittore, con gli interventi di
Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Assemblea Regionale
Siciliana, e di Emma Bonino, senatrice e Presidente del
Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano, venerdì 11
giugno 2021, con inizio alle ore 15.30, si svolgerà a Palermo
l’ultima delle «Letture Massimo Bordin» per ricordare Leonardo
Sciascia a cent’anni dalla nascita. Ideata dall’Associazione
degli Amici di Leonardo Sciascia e dall’Unione delle Camere
Penali Italiane, l’iniziativa - alla quale ha collaborato la
Camera Penale di Palermo - è promossa dal Comitato Nazionale
del Centenario Sciasciano, e ha ottenuto il prestigioso
riconoscimento della medaglia del Presidente della Repubblica,
oltre al patrocinio della Presidenza del Senato, il sostegno
del Ministero della Cultura, e del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione.
La manifestazione ha il sostegno dell’Assemblea Regionale
Siciliana e della Fondazione Federico II che la ospitano nella
maestosa cornice del Cortile Maqueda a Palazzo Reale. In
questa sede, alle ore 20.00, verrà presentato in anteprima
assoluta, su iniziativa della Fondazione Federico II e del
Presidente della Camera Penale di Palermo, Avv. Fabio Ferrara,
con la straordinaria partecipazione di Pamela Villoresi, il
viaggio antologico teatrale «La Sicilia come metafora»,
prodotto dal Teatro Biondo e dalla Fondazione Federico II, in
memoria dello scrittore nato a Racalmuto nel 1921.
Il Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano - sorto per
iniziativa degli Amici di Leonardo Sciascia che da quasi
trent’anni promuovono infaticabilmente la lettura e lo studio
dell’opera dello scrittore - ha messo in cantiere per il
triennio 2021-2023 un ricchissimo programma d’iniziative, come
le «Lezioni Sciasciane» con la rete degli Istituti Italiani di
Cultura all’estero, le esposizioni del «Premio Sciascia
amateur d’estampes» (con una mostra tributo all’amicizia di
Sciascia con Piero Guccione), i convegni dei «Leonardo
Sciascia Colloquia», i due progetti internazionali di ricerca
in America e in Francia, oltre a una messe di pubblicazioni
d’eccellenza, la rivista annuale di studi «Todomodo» e una
consistente presenza in rete con servizi bibliografici. Leit-
motiv del centenario sciasciano saranno le sei parole chiave
indicate nel 1987 dallo scrittore allo studioso francese James
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Dauphiné come quelle ‘più cariche di senso’ per la sua
vita: terra, pane, donne, mistero, giustizia, diritto.
A
queste parole s’ispira non casualmente la pubblicazione
recentissima Cento anni di Sciascia in sei parole la cui
immagine di copertina fa bella mostra di sè nel programma a
stampa della manifestazione palermitana dell’11 giugno. Il
Comitato Nazionale vanta collaborazioni prestigiose, con una
varietà di soggetti pubblici e privati, tra i quali l’Istituto
della Enciclopedia Italiana Treccani, la storica casa editrice
fiorentina Olschki, e l’Università per gli Stranieri di
Perugia. Fuori dai clichés, l’obiettivo principale è far
scoprire, leggere e rileggere Sciascia come lo scrittore che
nella seconda metà del secolo scorso ha incarnato nel modo più
originale ed esemplare lo spirito umanistico europeo, dando
corpo a un’idea di mondo centrata sul diritto e sulla libertà,
nel segno della responsabilità individuale e
dell’intransigente difesa dell’habeas corpus.
Spiccano nel
comitato d’onore figure d’eccezione della cultura
internazionale come Mario Vargas Llosa (Nobel della
Letteratura 2010), Dominique Fernandez, Jhumpa Lahiri, Claudio
Magris, Maurizio Serra; filologi come Salvatore Silvano Nigro
e Carlo Ossola; sodali dello scrittore nel mondo editoriale
come Mario Andreose, Roberto Calasso, Ernesto Ferrero,
Elisabetta Sgarbi; registi come Roberto Andò e Giuseppe
Tornatore; esponenti del mondo del diritto come Natalino Irti
e Giandomenico Caiazza; filosofi come Giorgio Agamben;
l’archeologo e storico dell’arte, già direttore della Scuola
Normale Superiore di Pisa, Salvatore Settis; amici personali
dello scrittore come gli imprenditori Giannola Nonino e
Gianfranco Dioguardi.
L’appuntamento palermitano dell’11 giugno conclude il ciclo di
incontri in memoria di Massimo Bordin, il compianto
giornalista di Radio Radicale, tra i più attenti alle
cronache giudiziarie italiane degli ultimi decenni. Le
Letture - avviate in presenza a Bari nell’autunno 2020,
con il titolo «Ispezioni della terribilità: Leonardo Sciascia
e la giustizia» - hanno toccato poi virtualmente le città di
Firenze, Torino, Padova, Roma, Milano. Ogni incontro ha tratto
spunto dai personaggi sciasciani e dalle vicende di (in)
giustizia rappresentati nell’opera di Leonardo Sciascia,
cercando di tradurre in riflessioni e confronti l’ossessione
dello scrittore per la ‘giustizia giusta’ nel dibattito sul
diritto e i suoi brucianti risvolti nella società
contemporanea. D’intesa con il Centro studi giuridici e
sociali “Aldo Marongiu” sono stati coinvolti i maggiori
giuristi che hanno affiancato gli specialisti di letteratura
italiana che più si sono occupati dell’opera dello scrittore,
affrontando tematiche a lui care: dal populismo penale alla
responsabilità civile del giudice, dal circo mediatico-
giudiziario alla carcerazione, per citarne solo alcune.
Repubblica Italiana
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L’ultima «Lettura Massimo Bordin», in programma a Palermo trae
il titolo da un passo del Contesto «Per come va l’ingranaggio,
potrebbero essere tutti innocenti».
Dopo i saluti degli
avvocati Giandomenico Caiazza (presidente dell’Unione Camere
Penali Italiane, UCPI) e Fabio Ferrara (presidente della
Camera Penale di Palermo), e di Francesco Izzo (presidente
degli Amici di Leonardo Sciascia), sono in programma gli
interventi di uno dei massimi studiosi di Sciascia, il
filologo e italianista Salvatore Silvano Nigro, e, a seguire,
dell’avvocato Roberto Fabio Tricoli (UCPI) e di due giuristi
del Centro Studi giuridici e sociali «Aldo Marongiu»:
Giovanni Fiandaca (Università di Palermo) e Fausto Giunta,
(Università di Firenze). L’incontro verrà presieduto e
coordinato dal semiologo Gianfranco Marrone, (Università di
Palermo). Nel 2022 è prevista una pubblicazione che raccolga
gli Atti di tutte le Letture Bordin, per le cure di Lorenzo
Zilletti e Salvatore Scuto.
L’impegno civile, la libertà, l’indipendenza di Sciascia, la
sua attività letteraria espressa tra racconto e saggio,
inchiesta storica e di attualità, poesia, critica e
drammaturgia, saranno infine celebrati al termine della
«Lettura Bordin» dall’anteprima assoluta di uno spettacolo
teatrale, per la regia di Michele De Martino, con la
straordinaria partecipazione di Pamela Villoresi.
Sin dal
titolo, «La Sicilia come metafora», si intende rendere omaggio
all’intera opera creativa di Sciascia, dando voce sul
palcoscenico al coro dei tanti siciliani che hanno cercato e
cercano ogni giorno di superare quella «sicilitudine»
analizzata da Sciascia anche nella sua accezione negativa: un
eccesso di identità astratta, inconcludente, parolaia e
selvatica, da ribaltare in positivo. Il ‘coro’, idealmente
guidato dalle parole di Sciascia, sarà accompagnato dalle voci
di altri grandi autori nati in Sicilia: Pirandello, Vittorini,
Quasimodo, Buttitta, Bufalino, Consolo. Il viaggio antologico
teatrale si svolgerà dalle ore 20.00, prodotto dal Teatro
Biondo di Palermo e dalla Fondazione Federico II, con il
coordinamento artistico di Antonio Silva, le musiche di Mario
Incudine e la partecipazione degli allievi della Scuola del
Teatro Biondo e del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di
Palermo.
L’intero evento dell’11 giugno potrà essere seguito in diretta
streaming https://www.youtube.com/user/arswebtv sulle pagine
di: Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni
Treccani, Camera Penale “G. Bellavista” di Palermo,
Associazione degli Amici di Leonardo Sciascia, Radio Radicale,
Rivista internazionale di studi sciasciani «Todomodo», Casa
editrice Leo S.Olschki, Assemblea Regionale Siciliana.
Fondazione Federico II.
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