Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Istat. I prezzi al consumo registrato un incremento dell’1,3%, in accelerazione dello 0,6%

Istat. Prezzi. A giugno, in base alla stima preliminare, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) ha registrato un incremento tendenziale dell’1,3%, pari a quello del mese precedente, ma in accelerazione rispetto alla media del primo trimestre (+0,6%). 

Roma, 09/07/2021 - Le pressioni inflazionistiche continuano a riflettere principalmente gli effetti dei rincari sui mercati internazionali che, negli ultimi mesi, hanno coinvolto il prezzo del petrolio e delle altre materie prime. In particolare, i prezzi dei beni energetici hanno mostrato a giugno un nuovo rialzo del tasso annuo (+14,1%) salito di 3 decimi di punto rispetto al mese precedente. A giugno, i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione hanno segnato un deciso aumento pari a +1,5% (+0,1% a maggio) e quelli dei servizi ricreativi e culturali sono tornati a crescere (+0,9% da +0,0% di maggio), incorporando il rimbalzo della domanda nei settori maggiormente coinvolti dai provvedimenti amministrativi di chiusura delle attività. 

Nello stesso mese l’inflazione di fondo, nell’accezione che esclude gli energetici e gli alimentari freschi, è aumentata, (+0,3% da +0,2% di maggio, Figura 6). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA, a giugno, ha evidenziato un rialzo in termini tendenziali dell’1,3% (+1,2% il mese precedente). Da maggio a giugno si è ridotto il differenziale negativo tra l’inflazione italiana e quella dell’area euro, da 8 a 6 decimi di punto, continuando a costituire un fattore positivo per la competitività dei prodotti italiani. I forti rincari delle quotazioni delle materie prime degli ultimi mesi sono stati incorporati dai prezzi dei beni importati che, a marzo e aprile, hanno segnato una decisa accelerazione (+4,3% e +8,3% su base annua, rispettivamente). 

E’ proseguita, inoltre, la fase di rialzo, avviatasi a febbraio, dei prezzi dei prodotti industriali venduti sul mercato interno che a maggio sono cresciuti tendenzialmente del 10%, condizionati dall’andamento dei prezzi dei beni energetici (+26,2%), dei beni intermedi (+7,4%) e dei beni durevoli (+3,1%). Le aspettative sui movimenti dei prezzi nei prossimi mesi mostrano una asimmetria tra i giudizi delle imprese e dei consumatori. A giugno, le imprese si attendono rincari dei listini in tutti i settori, soprattutto nella manifattura e nelle costruzioni mentre tra i consumatori sono rimasti pressoché stabili i giudizi di coloro che si aspettano un aumento dei prezzi nei prossimi mesi.

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