In Italia, a giugno, prosegue la spinta dei prezzi dei beni energetici sull’inflazione al consumo, che
rimane comunque sui livelli del mese precedente. Il differenziale tra la nostra inflazione e
quella dell’area euro si mantiene negativo, continuando a rappresentare un fattore positivo
per la competitività internazionale.
09/07/2021 - Nel primo trimestre, condizionato ancora dalla presenza di misure di contenimento sociale, è proseguito
l’aumento congiunturale della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (+1,8 punti percentuali) a
sintesi di un incremento del reddito disponibile (+1,5%) e di una riduzione dei consumi (-0,6%). Le
indicazioni disponibili suggeriscono una possibile ripresa dei consumi nel secondo trimestre. A maggio, gli indici
delle vendite al dettaglio hanno mostrato un ulteriore recupero rispetto al mese precedente (+0,4% in volume)
determinato dagli acquisti di beni non alimentari (+2,2%), mentre quelli per beni alimentari hanno segnato una
flessione (-1,9%). A giugno, si è registrato un deciso aumento del clima di fiducia dei consumatori per tutte le
componenti, ma più accentuato per clima economico e clima corrente.
Nel mercato del lavoro, si sono rafforzati i segnali di miglioramento dell’occupazione, trainata prevalentemente
da quella a tempo determinato, accanto alla progressiva riduzione della quota di inattivi. Da gennaio a maggio,
le forze di lavoro sono cresciute di 225mila unità, con un aumento di 180mila unità dell’occupazione e di 45mila
unità delle persone in cerca di occupazione. L’incremento dell’occupazione è contraddistinto dalla crescita della
componente maschile (+136mila unità), mentre quello della disoccupazione da quella della componente
femminile (+31mila unità). Con riferimento alla posizione professionale, è aumentata sensibilmente
l’occupazione a tempo determinato (+296mila unità) mentre si è ridotta quella indipendente (-90mila unità).
A maggio, la variazione congiunturale ha evidenziato un forte incremento degli occupati di età inferiore ai 35
anni (+66mila unità) e una riduzione dell’occupazione femminile (-0,3%, 28mila unità).
Il tasso di disoccupazione
si è ridotto marginalmente, attestandosi a 10,5% (-0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente).
Le attese delle imprese sull’occupazione a giugno hanno mantenuto un orientamento positivo, attestandosi su
valori decisamente elevati.
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