Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Movimentazione bestiame: primi effetti, ma l’intervento non è risolutivo

Sicilia, Germanà (Lega): “Movimentazione bestiame. La questione da noi sollevata a livello nazionale, ha prodotto i suoi primi effetti. L’intervento non è comunque risolutivo rispetto a un problema che va sbloccato direttamente a Roma dal ministero alla Salute. Gli allevatori siciliani, infatti, fanno sapere che i veterinari non avendo ricevuto alcun via libera dal ministero, continuano a non certificare la movimentazione ‘opzionale’ da territori indenni dalla brucellosi”.


Palermo, 09/07/2021 - "La questione della movimentazione dei bovini da noi sollevata a livello nazionale, ha prodotto i suoi primi effetti. Va fatto un plauso all’assessore regionale alla Salute della Sicilia Ruggero Razza anche se l’intervento non è comunque risolutivo rispetto ad un problema che va sbloccato direttamente a Roma dal ministero alla Salute. Gli allevatori siciliani, infatti, nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Razza, fanno sapere che i veterinari non avendo ricevuto alcun via libera dal ministero, continuano a non certificare la movimentazione ‘opzionale’ da territori indenni dalla brucellosi. Ciò sta determinando un grave danno economico agli allevatori siciliani, impossibilitati a vendere i propri capi ad aziende di altre regioni italiane. A questo si aggiunge la necessità di aumentare il monte ore dei “medici veterinari specialisti ambulatoriali” siciliani, che sono impossibilitati a svolgere appieno la propria attività, penalizzando gli stessi operatori. Si auspica, quindi, un intervento risolutivo del ministero alla Salute affinché si sblocchi la situazione che sta penalizzando fortemente un intero comparto”.
Lo afferma il parlamentare siciliano della Lega, Nino Germanà, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati.

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