Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Mish Mash festival a Capo Milazzo, sembra una commedia Pirandelliana

L'ambientalista Angela Musumeci in Bianchetti: "La polemica architettata dal dott. Falliti, sulla realizzazione del Mish Mash festival in Area Marina Protetta Capo Milazzo, sembra una commedia Pirandelliana. Nella grandi battaglie a difesa dell'ambiente e della salute pubblica non abbiamo mai visto Falliti in prima linea per tutelare i cittadini e il nostro territorio. Solo qualche pallido comunicato, quando non poteva farne a meno".  

Pace del Mela, 06/08/2021 - Così prosegue Angela Musumeci: "Dopo tanti anni di silenzio assordante, si ulula alla luna, alzando un polverone mediatico privo di motivazione giuridica a tecnica, con un chiaro messaggio quello di screditare l'area marina protetta Capo Milazzo. Chi, senza secondi fini o interessi personali ama davvero l'ambiente, ha l'obbligo morale di sostenere, aiutare, tutelare e difendere l'AMP che rappresenta l'alternativa allo sviluppo industriale di Milazzo e della Valle del Mela.  Grazie alla nascita dell'area Marina sono state messe in campo azioni e attività a tutela dell'ambiente, come la valorizzazione delle ex casermette da decenni abbandonate.  Tanti cittadini rimangono meravigliati dalla bellezza di Capo Milazzo e grazie alle iniziative di tutela i fondali sprigionano grandi emozioni.  

Forse Falliti negli anni non ha mai visto o sentito la presenza di discoteche a Capo Milazzo, adesso si preoccupa per la realizzazione di un festival che affronta e tratta anche temi di sostenibilità ambientale. Forse ha le idee poco chiare sugli impatti antropici delle varie attività.  Leggere sui social commenti disgustosi quali ad esempio "intimidazioni di stampo mafioso" rivolte a chi negli anni, si è battuto con tutte le sue energie per un futuro migliore, ricevendo anche minacce, è davvero troppo.  Da quanto ho potuto apprendere Falliti non ricopre, da anni, nessun ruolo all'interno dell'associazione WWF, ma come qualche giornalista politicizzato lo definisce presidente... Chissà perché?

Tutta una strategia studiata a tavolino!  La vicenda si colora anche della presa di posizione politica, a favore del Falliti, del partito Lega, fautore degli inceneritori. Tutto molto strano. La commedia Pirandelliana si caratterizza di altri elementi. Un'interrogazione consiliare che sembra un copia e incolla delle lettere di Falliti. Esiste qualche accordo politico?  Ma Falliti, prima di gettare farina in aria, si è premurato di acquisire informazioni certe e reali?  Sono certa, conoscendo la serietà e professionalità dei vertici e del personale dell'area Marina protetta, che la manifestazione verrà realizzata con tutte le necessarie autorizzazioni anche a tutela dell'ambiente. Capo Milazzo deve essere il volano dello sviluppo ambientale e turistico dell'interno territorio; eventi come il mish mash festival, organizzati con il rigoroso rispetto del luogo e delle disposizioni normative vigenti, rappresentano un traino per l'intero hinterland". 


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