“LA RETE CIVICA DELLA SALUTE IN SICILIA
ESEMPIO RIUSCITO DI SUSSIDIAREITÀ CIRCOLARE”. Il plauso alla RCS dell’economista Stefano Zamagni
presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali
Dopo gli interventi della grande attrice Monica Guerritore, del sindaco di Taormina Mario
Bolognari, del Cardinale Francesco Montenegro, del coordinatore nazionale dei sociologi
della salute Guido Giarelli, sull’esperienza della Rete Civica della Salute (RCS) prende la
parola Stefano Zamagni.
12 sett 2021 - Nominato da Papa Francesco presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali,
primo italiano a ricoprire tale carica, Zamagni, professore ordinario di Economia Politica
all’Università degli Studi di Bologna, è conosciuto – ed è stato più volte premiato, sia a
livello nazionale sia a livello internazionale – per i suoi studi pioneristici e l'impegno
incessante nella diffusione dell'Economia Civile, con particolare riguardo alla “sussidiarietà
circolare”.
Concetto questo che l’economista riprende anche in riferimento alla RCS. «La Rete –
afferma Zamagni - è infatti un caso significativo di innovazione sociale» ed un esempio,
riuscito, di sussidiarietà circolare, cioè la piena sussidiarietà, quella che coinvolge enti
pubblici, società civile organizzata, ad esempio gli enti di terzo settore, i cittadini, i corpi
intermedi come li chiama la nostra Carta Costituzionale».
E se questa è la prima ragione di plauso alla Rete, l’economista ne indica altre due. La
RCS – sottolinea – «si spende per rendere informati i cittadini. E i cittadini informati sono
quelli che possono essere responsabilizzati.
Quando si dice che gli italiani sono
“irresponsabili” si sbaglia. La responsabilizzazione non può essere disgiunta
dall’informazione, dalla conoscenza, dalla consapevolezza». Infine, la Rete «va nella
direzione giusta anche perché fa capire la differenza che c’è tra pubblico e statale. Nel
settore della salute, della sanità, in particolare, si tratta di un principio fondamentale: è
giusto che la sanità sia pubblica, ma questo non significa che nella sanità tutto debba
essere deciso dagli enti statali o regionali».
«Bisogna essere grati a Pieremilio Vasta, coordinatore della Rete Civica della Salute, per
l’impegno profuso per questa iniziativa – conclude Zamagni - che va applaudita e che mi
auguro possa essere imitata, evidentemente con le dovute varianti, anche in altre regioni
d’Italia».
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