Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Alluvione Sicilia: Apollo di Siracusa, emblematica testimonianza di un insopportabile degrado

Alluvione Sicilia: L’immagine del Tempio diApollo di Siracusa è emblematica e testimonia come le aree archeologiche sono esposte a un degrado impossibile da sopportare 

30/10/2021 - Francesco Finocchiaro (Direttore Dipartimento Nazionale di Architettura e Paesaggi di Archeoclub d’Italia) : “L’immagine del Tempio di Apollo di Siracusa è emblematica e testimonia come le aree archeologiche sono esposte a un degrado impossibile da sopportare. Sono tante le chiese che stanno subendo danni e con loro anche gli antichi palazzi. Pensiamo al Castello di Augusta per esempio, non ancora recuperato e violentato dalle intemperie che ne accelerano il degrado. Serve intervenire presto, con il monitoraggio, la manutenzione e la realizzazione di strutture effimere di protezione dagli eventi atmosferici”. 

“Non è facile valutare subito i danni che il patrimonio artistico, monumentale e archeologico subisce in queste ore. I nostri volontari dell’Archeoclub d’Italia stanno cercando di capire e documentarsi ma la rete di intervento e monitoraggio, su questi beni è rallentata dalla pioggia e dalla mancanza di strumenti dedicati. Appare sempre più urgente costituire la Protezione Civile dei Beni Culturali e avviare nuove procedure per proteggere dalla calamità in nostri beni culturali. Catania, Augusta, Siracusa sono le città più esposte e con loro le area archeologiche e i monumenti più fragili. L’immagine del Tempio di Apollo di Siracusa è emblematica e testimonia come le aree archeologiche sono esposte a un degrado impossibile da sopportare. Sono tante le chiese che stanno subendo danni e con loro anche gli antichi palazzi. Pensiamo al Castello di Augusta per esempio, non ancora recuperato e violentato dalle intemperie che ne accelerano il degrado. Serve intervenire presto, con il monitoraggio, la manutenzione e la realizzazione di strutture effimere di protezione dagli eventi atmosferici. L’Archeoclub d’Italia è disponibile a con la sua struttura organizzativa centrale e le sue sedi locali, dislocate su tutto il territorio nazionale, a dare il suo contributo”. 

Lo ha affermato in questi minuti, Francesco Finocchiaro, Direttore Dipartimento Nazionale di Architettura e Paesaggi di Archeoclub D’Italia che in queste ore è a Catania sul posto per un sopralluogo sulla situazione. Anche in questo momento in tutti i luoghi ci sono i volontari Archeoclub D’Italia.

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