Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Barcellona P.G: il Tribunale confisca i beni di Antonino Calderone

Nella giornata odierna i Carabinieri del ROS, unitamente a militari della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, per anni 5, e alla confisca di beni emesso dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione a carico di CALDERONE Antonino, attualmente detenuto. 

Barcellona P.G. (Me), 11/12/2021 - Il provvedimento trae origine da più indagini condotte dal ROS che hanno interessato la “famiglia mafiosa di Barcellona” e consentito di individuare in CALDERONE Antonino uno degli elementi di spicco dell’ala militare dell’organizzazione criminale. Numerosi collaboratori di giustizia lo hanno inoltre indicato come autore di numerosi fatti di sangue che si sono registrati nella fascia tirrenica della Provincia di Messina a partire dall’inizio degli anni ‘90. CALDERONE Antonino è stato tratto in arresto, da ultimo, nel 2012 in esecuzione dell’O.C.C. emessa nell’ambito del Procedimento Penale convenzionalmente denominato “Gotha III”. 

Inoltre, in carcere è stato raggiunto da altri provvedimenti di condanna emessi per gravi fatti di cui è stato riconosciuto responsabile. La confisca ha riguardato 2 immobili commerciali ubicati nell’abitato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 6 immobili ubicati nel medesimo Comune e costituenti un’unica struttura adibita a stalla, in passato utilizzata come luogo di riunione dei componenti del sodalizio criminale barcellonese e un’impresa dedita all’allevamento di animali e alla commercializzazione di carni, già posti sotto sequestro nel mese di luglio 2019. Il valore complessivo dei beni sottoposti a confisca è stimato in circa 500.000 euro. 

Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo mafioso che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo nel Distretto di Messina sotto la direzione della locale Procura della Repubblica. Messina, 11 dicembre 2021

Commenti