Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Il sesso è il lirismo del popolo: uno studio mai fatto, ma da farsi

“Tra tutte le aberrazioni sessuali, forse la più bizzarra è la castità”, scriveva Rémy de Gourmont, poeta, giornalista e scrittore francese, vicino al movimento dei simbolisti. Per Charles Baudelaire “il sesso è il lirismo del popolo” e per Antonio Gramsci “in principio non era il verbo, ma era il sesso”.

[01/12/2021] - Per Giuseppe Pitrè, scrittore, medico, ed etnologo, il più importante ricercatore e studioso di tradizioni popolari siciliane, nonché iniziatore degli studi folklorici in Italia: “E’ necessario uno studio mai fatto, ma da farsi, intorno al sesso nei nostri canti e uno studio etnico della letteratura oscena. Perché l’uomo va osservato in tutte le sue concezioni e in tutti i suoi aspetti, non meno che in tutte le sue passioni.
Nel suo patrimonio culturale e tradizionale, la Sicilia e l’Italia annoverano un significativo repertorio di composizioni, canzoni e strofe a sfondo erotico o licenzioso. La canzone erotica, del resto, è una composizione assai diffusa e presente in ogni latitudine geografica e culturale, antica e moderna. Attraverso il recupero e lo studio di queste licenziosità è possibile, tuttavia, osservare lo spirito del tempo, quando alla donna era riconosciuta la massima dignità di madre, sorella e moglie ma non proprio quella di donna.

Così ho pensato di pubblicare strofe, composizioni e canzoni con l’intento di contribuire alla conservazione della memoria che rischia di sbiadire, se non di essere cancellata per sempre. Chi legge non avrà difficoltà a credere che la volgarità non è il mio intento. Ma come rinunciare a un repertorio che porta in sé un così rilevante valore?
Così scrive Micio Tempio, poeta siciliano, il maggiore poeta siciliano del suo tempo, (tradotto) così scrive:
Cu pati di sintòmi e di stinnicchi, / pi’ non sentiri cosi stralunati,
s'intuppassi lu zuccu di l'oricchi; / non su’ p'iddi ‘sti cosi ‘nzuccarati!
Chi soffre di mali e di mancamenti, / per non sentire cose stralunate / 
si chiuda la base delle orecchie; / non sono per loro queste cose zuccherate.

In Tammurriata nera Edoardo Nicolardi - E. A. Mario, 1944

Seh! Gira e volta, seh...
Seh! Volta e gira, seh...
Che tu lo chiami Ciccio o Antonio,
che tu lo chiami Peppe o Ciro,
quello, il fatto, è nero, nero,
nero, nero come a che…

La canzone popolare spesso è meno poetica e più surreale:

A ciolla d’u zu Carminu Parisi
si la isàru trimila bastàsi.
Alla trasùta dintra lu paisi
si sdirrupàru’ vintisetti casi.
Doppu ‘ncuntrò 'na vecchia e ci la misi ...
stesi quaranta jorna mi ci 'a trasi!

Il membro di zio Carmine Parisi
lo sollevarono tremila portatori.
Entrando dentro il paese
crollarono ventisette case.
Dopo incontrò una vecchia e glielo mise...
impiegò quaranta giorni per introdurglielo.

Ed ancora, per la canzone popolare non c’è tempo da perdere:

Sono zio Ciccio che ha perso lo spasso, / il mio uccello cardellino non sente più il sesso. / 
Mi son conciato con la pancia grassa, / non batto più alle porte d’ingresso.
Ma ne portai frumento all’ammasso, / e ciò che lasciai fu tutto perso. / 
Ora cammino piano, passo passo, / maledetta la vita e l’universo.

Mimmo Mòllica
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Cose erotiche e proibite di Sicilia e d'Italia
di Mimmo Mòllica

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