Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Sostegno alla famiglia in flessione per tutte le categorie di lavoratori

Prestazioni a sostegno della famiglia, aggiornamento all’anno 2020. Negli ultimi due anni del quinquennio 2016-2020 si registra una flessione per tutte le categorie di lavoratori del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare rispetto all’anno precedente, più contenuta nel 2019, molto più evidente nel 2020.
 

Roma, 21 dicembre 2021 - Riguardo la distribuzione per area geografica, nel 2020, come negli anni passati, la maggior parte dei beneficiari tra i lavoratori dipendenti del settore privato e tra i lavoratori domestici si è distribuita nelle regioni del Nord, mentre le restanti tipologie si sono concentrate nel Mezzogiorno: in particolare il 76,0% dei beneficiari dei lavoratori agricoli si è concentrato nelle regioni del Sud dell’Italia. L’importo medio annuo dell’assegno nel 2020 per i lavoratori agricoli è risultato pari a 1.556 euro e si è confermato più alto rispetto alle altre tipologie di lavoratori. Inoltre, l’importo medio si conferma costantemente più elevato per il genere maschile, tranne per i pensionati del settore privato per i quali risulta pari a 700 euro/anno per le donne e 495 euro/anno per gli uomini. 

CONGEDI DI MATERNITA’ E PATERNITA’ E CONGEDO PARENTALE 
 Nel 2020, il numero di beneficiarie di indennità di maternità tra i lavoratori dipendenti del settore privato (compresi i lavoratori agricoli), che hanno iniziato nell’anno a percepire l’indennità è fortemente diminuito rispetto all’anno precedente (-6,7%) e sono risultate pari a circa 180.000; in viale Aldo Ballarin, 42 - 00142 Roma tel +39 06 5905 5085 ufficio.stampa@inps.it www.inps.it 2 controtendenza il numero di beneficiarie tra i lavoratori parasubordinati per i quali si registra un aumento negli ultimi due anni. Nella parte di Osservatorio dedicato al congedo parentale, per l’anno 2020 è stata introdotta una nuova variabile di classificazione (tipologia di congedo), che mette in evidenza il numero di beneficiari che nel corso dell’anno hanno usufruito del congedo parentale e/o del congedo Covid-19. 

In quest’ultima tipologia sono stati ricompresi tutti i lavoratori che si sono avvalsi di almeno un giorno di congedo Covid-19 tra tutte le tipologie previste dai diversi decreti emergenziali. Emerge, da questa analisi, che tra i lavoratori dipendenti, i beneficiari di congedi Covid-19 sono stati circa 291.000 con in media 17 giornate autorizzate; mentre i lavoratori autonomi (circa 11.000) e i lavoratori parasubordinati (circa 2.600), hanno beneficiato in media di 22 giornate. Il 51% dei beneficiari (circa 147.000) di congedi Covid-19 tra i lavoratori dipendenti del settore privato sono donne e risiedono al Nord; complessivamente il 21% di uomini (circa 60.000) è ricorso a questa tipologia di congedo, solo il 3% di uomini si riferisce alle regioni del Sud e delle Isole. 

LEGGE 104 E CONGEDO STRAORDINARIO L’analisi delle varie tipologie di permesso permette di capire che solo nel prolungamento dei congedi parentali e nei congedi straordinari, c’è una prevalenza marcata di beneficiari di genere femminile pari rispettivamente al 79,2% e al 58,1%, mentre per le altre prestazioni emerge una sostanziale parità tra i due generi.

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