Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

Zone franche montane in Sicilia, il Comitato invoca “scelte coraggiose”

ZONE FRANCHE MONTANE IN SICILIA, LETTERA APPELLO AL PRESIDENTE MUSUMECI. IL COMITATO INVOCA: “FRANCHEZZA E TRASPARENZA”. Sindaci e associazione zfm Sicilia invocano “scelte coraggiose” ed evidenziano le “conseguenze che da esse ne derivano”, positive o negative che siano. “La mancata allocazione delle risorse necessarie alla start up della norma di politica economica - scrivono - sarà il fallimento di chi, in maniera irresponsabile, non avrà avuto il coraggio di fare oggi la propria parte”.


Castellana Sicula, 8 dicembre 2021 - Il Comitato regionale per l'istituzione delle zone franche montane in Sicilia ha scritto al presidente della Regione. Intanto, l’assessore regionale al Bilancio convoca a Palermo, per martedì 14 dicembre, una delegazione del Comitato. “Caro Presidente, siamo arrivati al dunque di oltre 2425 giorni di lotta e sacrificio per ridare dignità alle Terre alte di Sicilia. - è l’incipit della lettera appello - Il tempo delle parole è finito. Ora contano i fatti. Se verrà approvata la Legge Finanziaria senza il completamento dell’iter istitutivo delle Zone Franche Montane avremo fallito tutti! Soprattutto chi ancora oggi ha avuto il coraggio di investire nei nostri territori”. Sindaci e associazione zfm Sicilia, che compongono il Comitato regionale, invocano “scelte coraggiose” ed evidenziano le “conseguenze che da esse ne derivano”, positive o negative che siano. 
“La mancata allocazione delle risorse necessarie alla start up della norma di politica economica - scrivono - sarà il fallimento di chi, in maniera irresponsabile, non avrà avuto il coraggio di fare oggi la propria parte, non è più il tempo dei buoni propositi per il futuro, il tempo è adesso”.

La rappresentanza dei territori interessati alla norma di politica economica chiede a gran voce al presidente della Regione, Nello Musumeci, di formalizzare, “nei tempi brevi che abbiamo a disposizione, la posizione ufficiale del Governo della Regione in merito alle risorse (di fatto, sostengono dal Comitato, indicate nella Legge di Stabilità dello Stato per finanziare la star up della norma, ndr) e sulle note che ha ricevuto dal presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso (10 e 22 novembre 2021), affinché ognuno di noi possa tirare le legittime conclusioni”.
Contemporaneamente al recapito della missiva a Musumeci, una rappresentanza del Comitato regionale veniva interpellato per un incontro con il vice presidente della Regione, che si svolgerà presso la sede dell’Assessorato al Bilancio, martedì 14 dicembre alle ore 10:30.

Il professore Armao potrebbe chiedere al Comitato di “difendere” la proposta di emendamento trasmessa al presidente della Commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco.
L’Assessore al Bilancio ha esposto di aggiungere al 4 comma dell’articolo 169 della Legge di stabilità - attualmente in discussione in V Commissione - “ulteriori 100 milioni di euro per l'avvio delle zone franche montane ai sensi della normativa statale”.

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