Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

"Nel blu dipinto di blu": quando Migliacci creava marziani con Rodari

Il 1° febbraio 1958 "Nel blu dipinto di blu (Volare)" trionfava al Festival di Sanremo. Era l'ottava edizione del Festival, per la prima volta in diretta TV, quando Domenico Modugno, in coppia con Jonny Dorelli, sbaragliava la concorrenza con una canzone dai toni surreali e fantastici. 

31/01/2022 - Un brano scritto con il paroliere Franco Migliacci. Dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo la diretta tv in Eurovisione faceva ascoltare al mondo intero quella ‘stramba’ e meravigliosa canzone che negli anni non ha mai smesso d’essere cantata. Secondo i resoconti della SIAE, "Nel blu dipinto di blu", meglio conosciuta come «Volare» è la canzone italiana più eseguita in tutto il mondo. Tra le cover eseguite da star internazionali vi sono David Bowie, Paul McCartney, Barry White e Ray Charles. Autore del testo è Franco Migliacci, nato a Mantova il 28 ottobre 1930. Un passato da comparsa a Cinecittà, poi gli sceneggiati per la televisione e la tv dei ragazzi. Migliacci diventa illustratore per «Il Pioniere», diretto da Gianni Rodari. «Il marziano Filippo» è uno dei suoi primi lavori: uno sceneggiato televisivo per la tv dei ragazzi trasmesso nel 1956 dalla RAI - Radiotelevisione italiana. «Il marziano Filippo» raccontava le avventure di un alieno, Filippo, inviato sul pianeta Terra per una missione di carattere scientifico. Ma tre perfidi antagonisti, Mof, Maf e Muf, cercavano di mandare a monte le sue ricerche. 

Oltrechè del «marziano Filippo», erano gli anni del pagliaccio «Scaramacai» (1958), L'isola del tesoro (1959), Il piccolo Lord (1960), Giovanna, la nonna del Corsaro Nero. E più tardi de Il giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone (1964), David Copperfield con Giancarlo Giannini (1965), Le storie di Topo Gigio con il fedele amico Richetto (Peppino Mazzullo). «Nel blu dipinto di blu» nasce dall’idea di Franco Migliacci nel 1957, in una di quelle giornate in cui malinconia e sconforto prendono il sopravvento. Cosa c’è di meglio, allora, che mandare tutto "a quel paese" dipingendosi le mani e la faccia di blu per sparire nel vento, dipinto di blu? "Volare oh oh"… cantare oh oh oh oh… 

 Tornando a «Il Pioniere», diretto da Gianni Rodari. Negli anni quaranta le Edizioni Astrea pubblicavano «Il Moschettiere», una rivista a fumetti per ragazzi che a partire dal giugno 1947 si chiamò «Il Pioniere dei Ragazzi», concludendo però le pubblicazioni nell'agosto dello stesso anno, dopo soli 7 numeri. La pubblicazione continuò nel 1948 come «Noi Ragazzi», edita dall’Unione Donne Italiane. Nello stesso anno 1948 il «Pioniere» tornò in edicola diretto da Dina Rinaldi e Gianni Rodari. 

Tra gli autori figuravano Marcello Argilli e lo stesso Gianni Rodari. Alla realizzazione del Pioniere collaborarono intellettuali e creativi come Alfonso Gatto, Giulia Mafai, Clario Onesti, Luisa e Mario Sturani, Gaziella Urbinati, Raoul Verdini, Renata Viganò, Alfredo Zennaro, Marcello Argilli, Pino Zac e Franco Migliacci.

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