Lega Sicilia, Germanà: la mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” basata su tre pilastri

N ota della Lega Sicilia e senatore Germanà su presenza siciliana e mozione su autonomia e infrastrutture al Congresso della Lega a Firenze (5 e 6 aprile).  La mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” si basa su tre pilastri. Un piano straordinario di investimenti infrastrutturali con particolare attenzione al potenziamento dell'Alta Velocità .  PALERMO, 4 apr 2025 - Sedici delegati eletti al Congresso regionale di Enna il 14 marzo scorso, dieci tra parlamentari nazionali e regionali, e nove commissari provinciali: sono i numeri dei delegati della Lega siciliana presenti al Congresso federale del partito che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze il 5 e il 6 aprile.   Una delegazione, quella siciliana, che ha già riportato un primo successo: la mozione depositata dai rappresentanti dell'Isola su autonomia e infrastrutture è stata sottoscritta da esponenti di partito di tutta Italia. “Siamo orgogliosi di avere presentato un...

Vola colomba: il ritorno di Trieste all'Italia trionfava a Sanremo nel 1952

TRIESTE: IL RITORNO ALL'ITALIA. VOLA COLOMBA E NILLA PIZZI CANTAVANO LA SPERANZA

8 feb 2022 - Il Trattato di Parigi del 1947 rese Trieste città-stato indipendente sotto la protezione delle Nazioni Unite con il nome di "Territorio libero di Trieste" (TLT). La città venne divisa in due: la Zona A che includeva Trieste, amministrata dagli Angloamericani e la Zona B che includeva la costa istriana settentrionale, amministrata dall'esercito jugoslavo. Nel 1954 l'amministrazione della Zona A tornò all'Italia. Entravano a Trieste per la prima volta, dopo 10 anni, le truppe italiane della liberazione: la città non apparteneva più alla Jugoslavia e tornava a fare parte dell'Italia. Si poneva così fine alla contesa iniziata alla fine della Seconda guerra mondiale che aveva smembrato l'Italia facendone un territorio amministrato dalla comunità internazionale; la Jugoslavia di Tito costringeva duecentomila italiani a vivere in territorio jugoslavo pur essendo italiani.
Il Trattato di Parigi del 1947 rese Trieste città-stato indipendente sotto la protezione delle Nazioni Unite con il nome di "Territorio libero di Trieste" (TLT). La città venne divisa in due: la Zona A che includeva Trieste, amministrata dagli Angloamericani e la Zona B che includeva la costa istriana settentrionale, amministrata dall'esercito jugoslavo. Nel 1954 l'amministrazione della Zona A tornò all'Italia. Fu con il Memorandum di Londra del 1954 che l'amministrazione della Zona A tornò all'Italia, dopo essere stata nella potestà degli eserciti angloamericani.

Il Maestro Carlo Concina e il poeta Bixio Cherubini composero Vola Colomba, un brano musicale vincitore del Festival di Sanremo del 1952 nell'interpretazione di Nilla Pizzi. La canzone, che ebbe un enorme successo, trattava proprio del ritorno di Trieste all'Italia. Bene evidenti nel testo sono riferimenti al capoluogo della Venezia Giulia: "... inginocchiato a San Giusto" (la basilica cattedrale di San Giusto, principale edificio religioso cattolico della città di Trieste, sulla sommità dell'omonimo colle che domina la città); "noi lasciavamo il cantiere" (Trieste era sede di cantieri navali); "il mio vecio" (il padre nel dialetto veneto).
«Vola colomba», del resto, venne composta quando Trieste era ancora sotto occupazione alleata, minacciata dalle mire espansionistiche di Tito. Il testo è bene eloquente:

Vola colomba

Dio del ciel, se fossi una colomba,
vorrei volar laggiù, dov'è il mio amor che,
inginocchiata, a San Giusto prega con l'animo mesto:
"Fa che il mio amore torni... ma torni presto!..."
Vola colomba bianca vola... diglielo tu che tornerò...
dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!...

Fummo felici, uniti... e ci han divisi...
Ci sorrideva il sole, il cielo e il mar,
noi lasciavamo il cantiere, lieti del nostro lavoro,
e il campanon... din... don... ci faceva il coro.

Vola colomba bianca vola... diglielo tu che tornerò...
dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!...

Tutte le sere m'addormento triste e, nei miei sogni,
piango e invoco te... pur "el mi vecio" ti sogna,
pensa alle pene sofferte...
piange e nasconde il viso tra le coperte...

Vola colomba bianca vola... diglielo tu che tornerò...
dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!...
Dio del ciel!... diglielo tu!...

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