Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Giornata mondiale dell’acqua: Agrigento e Caltanissetta sotto i 150 litri per abitante

Va perduto oltre un terzo dell’acqua immessa nella rete di distribuzione Nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi al giorno per km di rete nei capoluoghi di provincia/città metropolitana, il 36,2% dell’acqua immessa in rete (37,3% nel 2018). Sono 236 i litri per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia/città metropolitana. In 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua. Nel 2021 l’86,0% delle famiglie si dichiara soddisfatto del servizio idrico mentre il 65,9% delle persone di 14 anni e più è attento a non sprecare acqua. 

21/03/2022 -  Per la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat pubblica un focus tematico che presenta i risultati provenienti da diverse indagini, elaborazioni e analisi e offre una lettura integrata delle statistiche sulle acque con riferimento agli aspetti legati al territorio e alla popolazione. Diminuisce di poco l’acqua erogata nelle reti di distribuzione dei capoluoghi Nel 2020, il servizio di distribuzione dell’acqua potabile nei 109 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (dove risiedono 17,8 milioni di abitanti, il 30% circa della popolazione italiana) è in carico a 95 gestori. In 100 Comuni (17,2 milioni di residenti) la gestione del servizio è specializzata mentre nei restanti nove (600mila residenti) è prevalentemente in economia. In quest’ultimo caso è il Comune che ha la responsabilità del servizio. 

La rete di distribuzione dei Comuni capoluogo si sviluppa complessivamente su oltre 57mila chilometri di rete, calcolati per circa l’80% della lunghezza attraverso un sistema informativo territoriale. I gestori hanno complessivamente immesso in rete 2,4 miliardi di metri cubi di acqua (370 litri per abitante al giorno) ed erogato 1,5 miliardi di metri cubi per usi autorizzati agli utenti finali, pari a 236 litri per abitante al giorno, fatturati o forniti ad uso gratuito. I volumi movimentati nelle reti dei capoluoghi storicamente rappresentano il 33% circa dei volumi complessivamente distribuiti sul territorio nazionale. Rispetto al 2018 i volumi immessi in rete si riducono di oltre il 4%, i volumi erogati dell’1,6%. 

L’intensità dell’erogazione dell’acqua è fortemente eterogenea sul territorio perché legata alle caratteristiche infrastrutturali e socio-economiche dei Comuni. Nei Comuni capoluogo del Nord, dove i volumi erogati raggiungono il massimo (256 litri per abitante al giorno in media), si ha un significativo differenziale tra quelli del Nord-ovest (282 litri) e del Nord-est (220). Il quantitativo erogato si riduce nei capoluoghi del Centro (231 litri), del Sud (221), per poi raggiungere il minimo nelle città delle Isole (194). Tra i 109 capoluoghi, volumi superiori ai 300 litri per abitante al giorno si riscontrano nelle città di Milano, Isernia, Cosenza, L’Aquila, Pavia e Brescia. Di contro, sotto i 150 litri per abitante si trovano Barletta, Arezzo, Agrigento, Andria e Caltanissetta.

Le variazioni in serie storica del valore degli indicatori possono dipendere da effettivi cambiamenti nella dotazione idrica, ma anche da modifiche nei criteri di calcolo dei volumi consumati ma non misurati al contatore, oltre che dai cambiamenti demografici. La pandemia da Covid-19 potrebbe aver generato modifiche nei volumi movimentati nel 2020, ma è difficile individuare un rapporto diretto di causa-effetto. In alcuni capoluoghi a forte vocazione turistica, come Rimini e Venezia, si è comunque registrata un’importante riduzione dei volumi erogati di circa il 15%.

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