Equinozio di primavera 2022: anche quest’anno l'«equinozio di primavera 2022» cadrà il 20 marzo e non il 21 marzo, come per convenzione. Infatti la primavera viene fatta iniziare il 21 marzo, ma astronomicamente sia il giorno che l’ora dell'equinozio variano di anno in anno, tra il 19 e il 21 marzo. La Terra impiega 365 giorni e 6 ore circa a compiere il suo giro intorno al sole e non 365 giorni esatti. Questo il motivo 20/03/2022 - Come nel 2021, anche quest’anno l'ingresso della primavera in Italia, «equinozio di primavera 2022», cadrà il 20 marzo alle ore 15.33 e non il 21 marzo. Per convenzione, infatti, come sappiamo, la primavera viene fatta iniziare il 21 marzo, ma astronomicamente sia il giorno che l’ora dell'equinozio variano di anno in anno, tra il 19 e il 21 marzo. Ciò in quanto la Terra impiega 365 giorni, 6 ore e alcuni minuti a compiere il suo giro intorno al sole e non 365 esatti.
Primavera sugli abeti dei viali
s'ode un rapido battere d'ali,
è un fringuello che s'alza frullando,
una rondine passa volando,
e le foglie cullate dal vento,
dolcemente stormire io sento.
Significato simbolico dell’equinozio di primavera
Per credenze e tradizioni popolari l'equinozio di primavera simboleggia la vittoria della luce sul buio e sulle tenebre. La nuova stagione è la «primavera» che porta con sé il risveglio della natura, con i suoi riti e i suoi miti, come quello della fertilità degli antichi Greci. Così l'equinozio di primavera e di autunno assumono grande importanza nel corso dell'anno e non mancano i rituali e le feste. Il Sole è al centro di credenze, tradizioni e miti, sin dall'antichità: molte attività dell’uomo si basano sul calendario solare. Gli equinozi e i solstizi separano le stagioni, al di là dei modelli meteorologici. Nel 2022 l'ingresso dell'autunno si avrà il 23 settembre alle ore 01:04.
In campagna non più alberi spogli,
ma vestiti di freschi germogli,
l'erba è verde e sugli alberi tutti
fiori e gemme preannunciano i frutti.
Dentro i nidi s'ode il pigolio
già delle api si sente il ronzio
delle fronde e dei rami il fruscio,
dei ruscelli dolce il mormorio,
e nel cielo la voce di Dio.
Mimmo Mòllica ©
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Illustrazione di Luciana Silva
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