Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Caronte & Tourist: tariffe sproporzionate per attraversare lo Stretto di Messina

Multa da 3,7 milioni di euro alla Caronte & Tourist per avere approfittato della sua posizione dominante, imponendo prezzi elevati per l’attraversamento dello stretto di Messina. Ad irrogare la sanzione è stata l’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La Caronte & Tourist opererebbe in condizione di monopolio nello Stretto di Messina e stando alle deduzioni dell'Antitrust, «le tariffe applicate ai passeggeri muniti di auto risultano sproporzionate rispetto ai costi sostenuti» dalla Società.


Mesina, 12/04/2022 - Multa da 3,7 milioni di euro alla società Caronte & Tourist per per avere approfittato della sua posizione dominante sul mercato del traghettamento, imponendo prezzi elevati per l’attraversamento dello Stretto di Messina. Ad irrogare la sanzione è stata l’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). La Caronte & Tourist, compagnia privata di navigazione, è operante dal 2003, nata dall'unione di due società, la Caronte e la Tourist Ferry Boat. La Caronte & Tourist opererebbe in condizione di monopolio nello Stretto di Messina e stando alle deduzioni dell'Antitrust, «le tariffe applicate ai passeggeri muniti di auto risultano sproporzionate rispetto ai costi sostenuti» dalla Società.
Una sproporzione irragionevole «rispetto al valore economico del servizio reso», giacchè Caronte & Tourist, secondo l’Antitrust, applicerebbe «tariffe molto più elevate rispetto agli operatori attivi su rotte comparabili, che peraltro offrono servizi decisamente più evoluti».

“La sanzione irrogata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato alla società Caronte & Tourist S.p.A. riaccende i fari su una situazione critica che si è venuta a creare rispetto all’attraversamento dello Stretto di Messina. Qualche mese fa alla Camera abbiamo presentato un ordine del giorno chiedendo al Governo di valutare l’applicazione di tariffe calmierate per i residenti nell’area dello Stretto. Un impegno che, alla luce della sanzione dell’Autorità, diventa urgente a tutela delle migliaia di persone che, ogni giorno, devono ricorrere ai traghetti per muoversi”. Così in una nota i parlamentari messinesi del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Antonella Papiro e i deputati messinesi dell’Ars Valentina Zafarana e Antonio De Luca.

“Naturalmente è necessario anche avviare una riflessione sulla posizione di monopolio che, de facto, la Caronte & Tourist ha nell’area - specificano i rappresentanti-. Allo stato, infatti, la società è l’unica a garantire il traghettamento di persone con auto dal centro della città di Messina. Questa posizione le ha consentito di applicare prezzi eccessivamente e ingiustificatamente gravosi in danno degli utenti.
E concludono: “È d’obbligo, a seguito di questa sanzione, pianificare, a stretto giro, interventi normativi che tutelino i residenti e i turisti, promuovendo soluzioni atte a favorire un regime di maggiore concorrenza”.

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