Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Fenomeno Hikikomori: il 'deserto' Sicilia, tra le prime regioni per 'protocolli di intesa'

Fenomeno Hikikomori: la Sicilia, tra le prime regioni in Italia, per il patto scuola famiglie, contro il ritiro sociale volontario dei giovani. Firmato protocollo di intesa tra l’Ufficio scolastico regionale di Sicilia e l’associazione Genitori Hikikomori Italia. Molto probabilmente manca in Sicilia una politica dell'accoglienza, del tempo libero e della pratica ludico-sportiva per i giovani. Città e paesi sono 'deserti culturali', di iniziative di accoglienza e intrattenimento, di formazione e di incontro. L'assenza di una politica sociale e la gravissima carenza di occasioni e strutture è alla base del 'deserto' che atterra i giovani e l'infanzia 

19/04/2022 - Durante il lockdown il mondo intero ha sperimentato il ritiro sociale forzato, a causa della pandemia. Ci sono giovani che l’isolamento lo scelgono volontariamente, chiudendosi dentro le proprie stanze e escludendo ogni rapporto con le persone, familiari compresi. Trascorrono il tempo con i dispositivi tecnologici e online. Questo fenomeno si chiama Hikikomori ed è stato studiato negli anni ’80 in Giappone. In Italia è noto da meno di un decennio e i ragazzi che ne soffrono sono almeno 100 mila.
Da otto anni, è presente in Sicilia, l’associazione Hikikomori Italia Genitori onlus, oggi coordinata da Marcella Greco, che riunisce le famiglie dei ragazzi “ritirati”. Nei giorni scorsi, è stato firmato dalla presidentessa dell’associazione Hikikomori Italia Genitori, Elena Maria Chiesa Carolei un importante protocollo di intesa con l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia affinché si rafforzi un patto di solidarietà tra scuola e famiglie per la conoscenza, l’individuazione, la gestione e la sensibilizzazione sul fenomeno.

Il protocollo e lo spettacolo “C’è nessuno” al Politeama di Palermo

Tra gli elementi previsti dal protocollo che andranno incontro alle necessità delle famiglie dei ragazzi Hikikomori, c’è l’attivazione di didattiche specifiche, come la DAD, ci sono sportelli di ascolto per studenti e genitori, formazione di docenti e azioni di sensibilizzazione. Tra le iniziative per far parlare di Hikikomori, ci sarà uno spettacolo “C’è nessuno”, organizzato dalla coordinatrice dell’associazione siciliana, Marcella Greco e dalla psicologa Emanuela Tornabene, che andrà in scena il 16 maggio, al Teatro Politeama di Palermo. È stato scritto e sarà interpretato da Gioacchino Cappelli, figlio d’arte, dell’attrice Lucia Sardo e del regista Marcello Cappelli, ed egli stesso Hikikomori risolto.

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