Ponte sullo Stretto: "Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani"

Di Paola (M5S): Risorse per il ponte siano restituite ai siciliani. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scuole e ospedali.  Palermo 16 dicembre 2025  - “Altro che ponte di propaganda, ridateci gli 1,3 miliardi di fondi FSC. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre, anche con una mozione del novembre scorso: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scu...

Fenomeno Hikikomori: il 'deserto' Sicilia, tra le prime regioni per 'protocolli di intesa'

Fenomeno Hikikomori: la Sicilia, tra le prime regioni in Italia, per il patto scuola famiglie, contro il ritiro sociale volontario dei giovani. Firmato protocollo di intesa tra l’Ufficio scolastico regionale di Sicilia e l’associazione Genitori Hikikomori Italia. Molto probabilmente manca in Sicilia una politica dell'accoglienza, del tempo libero e della pratica ludico-sportiva per i giovani. Città e paesi sono 'deserti culturali', di iniziative di accoglienza e intrattenimento, di formazione e di incontro. L'assenza di una politica sociale e la gravissima carenza di occasioni e strutture è alla base del 'deserto' che atterra i giovani e l'infanzia 

19/04/2022 - Durante il lockdown il mondo intero ha sperimentato il ritiro sociale forzato, a causa della pandemia. Ci sono giovani che l’isolamento lo scelgono volontariamente, chiudendosi dentro le proprie stanze e escludendo ogni rapporto con le persone, familiari compresi. Trascorrono il tempo con i dispositivi tecnologici e online. Questo fenomeno si chiama Hikikomori ed è stato studiato negli anni ’80 in Giappone. In Italia è noto da meno di un decennio e i ragazzi che ne soffrono sono almeno 100 mila.
Da otto anni, è presente in Sicilia, l’associazione Hikikomori Italia Genitori onlus, oggi coordinata da Marcella Greco, che riunisce le famiglie dei ragazzi “ritirati”. Nei giorni scorsi, è stato firmato dalla presidentessa dell’associazione Hikikomori Italia Genitori, Elena Maria Chiesa Carolei un importante protocollo di intesa con l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia affinché si rafforzi un patto di solidarietà tra scuola e famiglie per la conoscenza, l’individuazione, la gestione e la sensibilizzazione sul fenomeno.

Il protocollo e lo spettacolo “C’è nessuno” al Politeama di Palermo

Tra gli elementi previsti dal protocollo che andranno incontro alle necessità delle famiglie dei ragazzi Hikikomori, c’è l’attivazione di didattiche specifiche, come la DAD, ci sono sportelli di ascolto per studenti e genitori, formazione di docenti e azioni di sensibilizzazione. Tra le iniziative per far parlare di Hikikomori, ci sarà uno spettacolo “C’è nessuno”, organizzato dalla coordinatrice dell’associazione siciliana, Marcella Greco e dalla psicologa Emanuela Tornabene, che andrà in scena il 16 maggio, al Teatro Politeama di Palermo. È stato scritto e sarà interpretato da Gioacchino Cappelli, figlio d’arte, dell’attrice Lucia Sardo e del regista Marcello Cappelli, ed egli stesso Hikikomori risolto.

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