Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

Microplastiche anche nei polmoni, hanno invaso il corpo umano

Microplastiche anche nei polmoni, polipropilene per la maggiore. A rilevarlo uno studio inglese. In più dell'80% dei campioni è stata riscontrata la presenza delle particelle inquinanti

7 apr 2022 - Le microplastiche hanno invaso il corpo umano: prima nei feti, nel fegato, poi nel sangue e ora nei polmoni. Dei ricercatori della Facoltà di medicina a Heslington, hanno analizzato il tessuto polmonare di tredici pazienti, scovando in undici di essi delle particelle inquinanti. Non sono ancora noti i rischi per la salute, ma un gruppo di ricercatori ha rilevato una presenza di microplastiche non indifferente fin nella parte più profonda dei polmoni. Per condurre l'analisi, hanno utilizzato del tessuto polmonare prelevato da una decina di pazienti che si erano sottoposti a un intervento. E in più dell'80% dei casi il riscontro è stato positivo. «Non ci aspettavamo di trovare così tante particelle nelle parti più inferiori dei polmoni e sicuramente non di quella grandezza», afferma Laura Sadofsky, docente in medicina respiratoria e autrice dello studio, interpellata dal Guardian. 
Pubblicata sulla rivista Science Of The Total Environment, la ricerca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha rilevato nei campioni analizzati dodici tipi di polimeri. Quelli presenti in maggiore quantità sono il polipropilene (23%), il PET (18%) e la resina (15%). Il primo è un materiale molto versatile e che viene utilizzato nei più disparati ambiti, dai mobili alle mascherine chirurgiche. Il secondo invece è universalmente noto per le bottigliette e il terzo si riferisce invece a tutta una gamma di materiali sintetici che, anche in questo caso, sono presenti nella vita di tutti i giorni. È un'altra prima mondiale che rischia, secondo gli esperti, di diventare normalità.

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