Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

L'EU boccia il piano rifiuti di Musumeci, sarebbe il disastro

L'Europa boccia il piano rifiuti di Musumeci. “Trizzino e Damante (M5S): “A rischio 35 milioni di euro per la costruzione di tutti gli impianti di trattamento. Sarebbe il disastro”.

01/06/2022 - “La Commissione europea boccia il piano di rifiuti di Musumeci e chiude i rubinetti dei fondi destinati per la costruzione degli impianti di trattamento. A rischio oltre 35 milioni di euro”. 
Ne danno notizia i deputati del M5S all'Ars Giampiero Trizzino e Ketty Damante, sulla base di una nota partita dall'Europa nei giorni scorsi che rischia di mettere definitivamente in ginocchio il già deficitario sistema di smaltimento dei rifiuti siciliano.

“E' stata spedita in questi giorni – dicono i due deputati – dal Ministero della Transizione ecologica una nota diretta al dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti che comunica la batosta arrivata dall'Europa che mette a rischio i fondi destinati alla costruzione di tutti gli impianti dei rifiuti in programma in Sicilia fino al 2027. Sarebbe una tragedia di proporzioni spaventose. E, comunque, è già la certificazione della totale inadeguatezza del governo Musumeci che più volte abbiamo sottolineato”.

“Lo avevamo detto già all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale – commenta Trizzino - che il programma di Musumeci sui rifiuti, faceva acqua da tutte le parti. Adesso arriva la conferma dall’autorità internazionale più importante, quella che dà il via libera ai fondi europei, La Commissione europea”.
Il Piano - si legge nella nota della Commissione - non è conforme alla Direttiva quadro sui rifiuti, perché “mancano informazioni sufficienti sul tipo, la quantità e la fonte dei rifiuti prodotti sul territorio e una valutazione dello sviluppo dei flussi di rifiuti in futuro”.
Il Piano di Musumeci, inoltre, secondo la Commissione, “è privo di una descrizione chiara e dettagliata delle misure previste per conseguire gli obiettivi”.

“La non conformità del piano dei rifiuti – afferma Damante - non solo mette a rischio la tutela del nostro già martoriato territorio, ma rappresenta un potenziale danno per le tasche dei siciliani. Senza questo documento restano bloccati sia fondi europei della programmazione 2014-2020, per un importo di circa 35 milioni di euro, sia quelli inerenti al periodo 2021-2027.”

“Gli impianti di trattamento – aggiunge Trizzino – sono fondamentali nel sistema di smaltimento dei rifiuti, non realizzarli sarebbe condannare la Sicilia all'eterna emergenza. Proprio in questi giorni abbiamo raccolto il grido d’allarme dei sindaci che si trovano costretti ad aumentare in modo spropositato la tassa sui rifiuti per sopportare le spese legate al trasporto fuori regione, proprio a causa della carenza degli impianti in Sicilia”.

“I comuni della Sicilia orientale – afferma il sindaco di Acireale Stefano Alì - si trovano oggi con le quantità di rifiuti indifferenziati accettate dalla piattaforma Sicula Trasporti, unica ad operare nei nostri territori, contingentate a valori minimi, assolutamente incompatibili con le quantità prodotte dai comuni anche virtuosi. Costringiamo i nostri cittadini a un costo della Tari spropositato e per nulla adeguato rispetto al servizio offerto. Continuando così come pensiamo di migliorare le percentuali di differenziazione? Come spieghiamo ai nostri concittadini che non abbiamo margini di intervento e che siamo i terminali di una problematica trascurata da altri?

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