Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

«Filastrocca per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino», nel XXX° della strage di via D’Amelio

 

Oggi, 19 luglio, ricorre il XXX Anniversario della strage di via D’Amelio, trenta lunghi anni senza verità. E noi desideriamo commemorare i due magistrati uccisi dalla Mafia con un filastrocca di Mimmo Mòllica scritta in «loro nome», della Giustizia e della Verità.

«Filastrocca per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino»

Due nomi in questo giorno suggerisco,
sono i due nomi che più preferisco:
Paolo e Giovanni. Verità e Giustizia
son le loro virtù, con Amicizia.

Due magistrati degni della gloria,
che restano per sempre nella storia,
ma è proprio a loro che viene negata
la Verità. E Giustizia non c’è stata.

Prima o dopo, son certo, arriverà:
Verità con Giustizia e Libertà.

Mimmo Mòllica
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Paolo e Giovanni, uccisi per lo Stato

Ricorre oggi il XXX Anniversario della strage di via D’Amelio, trenta lunghi anni senza verità. “Malgrado siano stati celebrati numerosi processi, ancora attendiamo di conoscere tutti in nomi di coloro che hanno voluto le stragi del ’92-‘93”, afferma Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino.
“Avremmo voluto celebrare il trentesimo anniversario della strage di via d’Amelio con una vittoria sulla mafia e quindi con la scoperta della verità, per dare giustizia ai familiari e alle vittime. Purtroppo sarà anche quest’anno solo un appuntamento rimandato. Fin quando non si farà chiarezza sui tanti depistaggi, fin quando la politica non farà leggi antimafia dignitose della memoria e dell’operato dei magistrati e degli uomini delle forze dell’ordine che per lo Stato sono stati uccisi.

Il silenzio della Verità

“Abbiamo chiaro che mani diverse hanno concorso con quelle di Cosa Nostra per commettere questi crimini ma chi conosce queste relazioni occulte resta vincolato al ricatto del silenzio. Ora chiediamo noi il silenzio. Silenzio alle passerelle. Silenzio alla politica.

Quest’anno la nostra giornata di memoria si intitolerà «Il Suono del Silenzio» e poiché niente deve poter rompere questo silenzio, se non la musica, ci sarà in Via D’Amelio soltanto una pedana sopra la quale un grande violoncellista, Luca Franzetti, suonerà le sei suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, in particolare la numero 2, ispirata alla rabbia e la numero 3, ispirata all’amore”.

Salvatore Borsellino e il Movimento Agende Rosse

Illustrazione: Michele Battistella 2015

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