Truffa ai danni dell’Unione Europea.
La Procura Europea e i Carabinieri
sequestrano beni per 163 mila euro in provincia di
Reggio Calabria.
I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi (RC) su richiesta della Procura Europea - Ufficio dei
Procuratori Europei delegati per Sicilia e Calabria - con la quale è stato disposto il sequestro preventivo,
finalizzato alla confisca, di denaro e beni immobili per 163 mila euro, profitto di reato, nei confronti di due
coniugi residenti nel Reggino.
27/07/2022 - Il provvedimento ha disposto anche il sequestro di 39 titoli di pagamento (c.d.
diritti all’aiuto) di origine delittuosa, di norma assegnati dall’AGEA agli aventi diritto in base agli ettari di
terreno agricolo dichiarati in conduzione.
Secondo l’ipotesi accusatoria formulata dai PM della Procura Europea, gli indagati avrebbero commesso
reiterate condotte illecite volte al conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese
agricole, concessi nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC).
Il provvedimento scaturisce dalle investigazioni svolte dal Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di
Messina, competente per le regioni Sicilia e Calabria, che hanno permesso di accertare la truffa aggravata
finalizzata a conseguire fraudolentemente sia i “Titoli di Pagamento” (necessari per accedere al regime di
Pagamento Unico previsto dalla PAC) sia ingenti contributi pubblici destinati al settore agricolo ed erogati
dall’ARCEA (Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura).
La truffa è stata perpetrata dai due coniugi dichiarando in conduzione fondi agricoli di cui non avevano
alcuna legittima disponibilità poiché i relativi contratti di acquisto con patto di riservato dominio stipulati
con l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) erano stati successivamente risolti, uno
per morosità dell’acquirente e l’altro a seguito dell’emissione dell’interdittiva antimafia nei confronti del
contraente.
L’esecuzione della misura cautelare, che conferma l’attenzione della Procura Europea e dei Carabinieri nel
contrasto alle sistematiche condotte fraudolente poste in essere con il fine di sottrarre ingenti aiuti pubblici
al settore agricolo, oltre ad interrompere l’attività delittuosa permette di preservare – ai fini della confisca –
somme di denaro e beni immobili (fabbricati e terreni) per un valore complessivo pari agli importi percepiti
fraudolentemente dagli indagati in spregio alle normative ed in danno dei tantissimi imprenditori onesti.
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