Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Agroecologia: "Che fine ha fatto il decreto attuativo della legge del 2021?”

Agroecologia. 33 associazioni alla Regione "Che fine ha fatto decreto attuativo della legge del 2021?”. A distanza di oltre un anno dall’emanazione della Legge Regionale 29 luglio 2021 sull’agroecologia, l’Assessore all’agricoltura Toni Scilla non ha ancora firmato il decreto di attuazione." Lo denuncia il Comitato Agroecologia di cui fanno parte 33 Associazioni Sindacali, Ambientalistiche, Organizzazioni di Categoria e Reti d’Impresa, che ha inviato una nota di sollecitato allo stesso Scilla e al Dirigente dell'Assessorato Dario Cartabellotta. 

Palermo, 14 set 2022 - "A distanza di oltre un anno, dall’emanazione della Legge Regionale 29 luglio 2021, sull’agroecologia, l’Assessore all’agricoltura Toni Scilla, in barba ad una delle poche leggi regionali approvate all’unanimità, non ha ancora firmato il decreto di attuazione." Lo denuncia il Comitato Agroecologia di cui fanno parte 33 Associazioni Sindacali, Ambientalistiche, Organizzazioni di Categoria e Reti d’Impresa, che ha inviato una nota di sollecitato allo stesso Scilla e al Dirigente dell'Assessorato Dario Cartabellotta. "La mancanza del decreto - scrivono - sta mettendo in seria difficoltà tutte quelle aziende che, volendo effettuare il passaggio al sistema agroecologico, si trovano nell’incertezza più assoluta, non potendo predisporre gli interventi colturali per tempo, rischiando così di perdere l’annata agraria 2022-2023, subendo così un notevole danno economico ed ambientale.

"La legge è stata approvata, fatto più unico che raro, all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana, per avviare una sostanziale riforma dei sistemi di produzione agroalimentare, per affrontare i cambiamenti climatici, favorendo il miglioramento della qualità degli alimenti e le tecniche di produzione che salvaguardano il territorio e l’ambiente. "La legge è stata la prima in Italia, un atto all'avanguardia. Ma l’Assessore Scilla, a dispetto della sua maggioranza e del suo Governo, sembra remare contro, con un ritardo incomprensibile e molto pericoloso." Per questo motivo il Coordinamento Agroecologia ha chiesto di avere una audizione urgente, ad oggi però senza risposta.

Valentina Palmeri, deputata del gruppo Misto all'ARS, interviene sulla mancata emanazione del decreto attuativo della legge approvata a luglio 2021 dall'ARS. 

 "Non posso non condividere la forte presa di posizione del Coordinamento Agroecologia, di cui fanno parte 33 realtà, tra associazioni sindacali, ambientaliste, organizzazioni di categoria e reti d’Impresa, che ha inviato una nota all'Assessore Scilla e al Dirigente dell’Assessorato Dario Cartabellotta, per sollecitare la firma dei decreti attuativi della legge. Maggiore protezione per la salute e l’ambiente nonché incentivi per una progressiva conversione verso un modello rurale “agroecologico” in tutto il territorio siciliano. È questo il “cuore” della legge approvata lo scorso anno all’Ars, di cui sono prima firmataria. Una legge che, per prima in Italia, recepisce, gli obiettivi congiunti del Farm to Fork e della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030. 

Con l’entrata in vigore di questa legge si attua quella conversione agroecologica necessaria per la salvaguardia delle produzioni locali e del reddito degli agricoltori; della biodiversità agricola e naturale; per la riduzione dei prodotti di sintesi. Ma per avviare questa conversione manca un ultimo tassello, l’emanazione da parte dell’Assessore al ramo dei decreti attuativi, indispensabili per l’applicazione pratica delle disposizioni stabilite dalla legge. La mancanza di tali decreti sta mettendo in seria difficoltà tutte quelle aziende che, volendo effettuare il passaggio al sistema agroecologico, si trovano nell’incertezza più assoluta, non potendo predisporre gli interventi colturali per tempo, rischiando così di perdere l’annata agraria 2022-2023, subendo così un notevole danno economico ed ambientale."

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