1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Istat, economia italiana: elevati livelli di inflazione e di incertezza

Istat, andamento dell'economia italiana. Il quadro internazionale resta caratterizzato da elevati livelli di inflazione e di incertezza legati alla crisi geopolitica e al conseguente aumento dei prezzi dei prodotti energetici. In Italia, nel secondo trimestre il Pil ha segnato un deciso incremento, superiore a quello dell’area euro, sostenuto dalla domanda interna al netto delle scorte. La domanda estera netta ha fornito un contributo negativo e la bilancia commerciale è peggiorata ulteriormente. 

12 sett 2022 - A luglio, il mercato del lavoro ha evidenziato una prima flessione degli occupati che si è accompagnata a una riduzione dei disoccupati e a un aumento degli inattivi. Le attese delle imprese sull’occupazione sono in calo. Il volume delle vendite al dettaglio a luglio è aumentato, suggerendo il proseguimento della fase di ripresa dei consumi delle famiglie avviatasi nel secondo trimestre. Le prospettive per i prossimi mesi mostrano un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi. La produzione industriale di luglio ha segnato un modesto rialzo congiunturale e, ad agosto, la fiducia delle imprese ha registrato un’ulteriore calo, più accentuato tra le imprese manifatturiere e delle costruzioni. Il quadro internazionale resta caratterizzato dall’accelerazione dell’inflazione, da un progressivo peggioramento delle aspettative e dal perdurare dell’elevata incertezza associata alle tensioni geopolitiche. 

Le quotazioni dei beni energetici hanno segnato un primo disallineamento con una discesa dei listini del Brent (99 dollari al barile ad agosto da 109 di luglio), condizionata dai crescenti rischi di riduzione dell’attività economica, mentre i prezzi del gas naturale hanno continuato a crescere spinti dai tagli di forniture da parte della Russia (70$/mmbtu 1 ad agosto da 51$/mmbtu a luglio). 

Nell’area dell’euro, nel secondo trimestre, il Pil è cresciuto in termini congiunturali dello 0,8% trainato dai consumi delle famiglie (+1,3%) e, in misura più contenuta, dagli investimenti (+0,9%). L’occupazione ha registrato un aumento inferiore a quello del Pil (+0,4%) mentre il tasso di disoccupazione a luglio è sceso di un decimo (6,6%), raggiungendo il minimo dall’inizio delle rilevazioni nel 1998. Nello stesso mese, le vendite al dettaglio in volume sono cresciute marginalmente (+0,3%) e ad agosto l’inflazione ha mostrato una ulteriore accelerazione (9,1%, da 8,9% a luglio). 

I beni energetici e quelli alimentari rimangono i principali driver del processo inflattivo (rispettivamente +38,3% e +10,6%) ma l’aumento dei prezzi si sta progressivamente diffondendo tra le diverse categorie di beni. 
L’indice core, misurato al netto di energia e alimentari freschi, ha mostrato un’ulteriore accelerazione (+5,5% tendenziale, da +5% a luglio) spinto dall’aumento dei prezzi dei servizi (+3,8%) e dei beni industriali non energetici (+5%). A settembre, la Bce, come atteso, ha approvato un nuovo rialzo dei tassi di policy di 75 punti base per contenere la persistente revisione al rialzo delle aspettative dell'inflazione. Il tasso di cambio dell’euro rispetto al dollaro, lo scorso mese, ha continuato a oscillare su valori vicini alla parità. Le prospettive per l’area appaiono in progressivo peggioramento. Ad agosto, l’indice composito di fiducia economica ESI, elaborato dalla Commissione Europea, è ulteriormente diminuito, portandosi al di sotto della media di lungo periodo, condizionato dai risultati negativi nell’industria e nei servizi.

Commenti