Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Ezio Barbieri: i 100 anni del bandito dell'Aprilia nera vissuto a Barcellona P.G.

Ezio Barbieri, il bandito dell'Aprilia nera targata 777, il 1° novembre 2022 avrebbe compiuto 100 anni. Il leggendario bandito gentiluomo era nato a Milano il 1 novembre 1922. Scontati 25 anni di detenzione nel manicomio di Barcellona P.G., Barbieri rimase in Sicilia fino alla fine. Divenne famoso come il capo della «Banda dell’Aprilia nera», una Lancia Aprilia targata MI 777, che gli valse un ‘posto d’onore’ nella famosa canzone Porta Romana bella

30/10/2022 - Ezio Barbieri, il bandito dell'Aprilia nera, il 1° novembre 2022 avrebbe compiuto 100 anni. Ne aveva 24 quando fu coinvolto nella più grande rivolta carceraria del secondo dopoguerra, la cosiddetta Pasqua rossa del carcere di San Vittore a Milano. Arresti ed evasioni furono per Ezio Barbieri un drammatico alternarsi. Catturato la sera del 26 febbraio 1946, trascorse la sua criminosa esistenza tra il carcere e il manicomio di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Ezio Barbieri, nato a Milano il 1 novembre 1922, era cresciuto là, in via Pietro Borsieri, nel quartiere Isola, a quei tempi sobborgo della «ligera», la malavita milanese. Barbieri visse a Barcellona Pozzo di Gotto buona parte della sua lunga esistenza. Fu un personaggio ‘leggendario’, entrato ancora giovane nella cronaca criminale. Perfino lo scrittore Alberto Bevilacqua scrisse un romanzo che vede Barbieri protagonista: La Pasqua rossa.
Dopo aver tentato invano un'altra evasione, Ezio Barbieri fu coinvolto, suo malgrado, nella più grande rivolta carceraria del secondo dopoguerra, la cosiddetta Pasqua rossa del carcere di San Vittore a Milano, sedizione esplosa il 21 aprile 1946 e sedata quattro giorni dopo, da cui lo scrittore Alberto Bevilacqua trasse il suo romanzo.

Fu catturato la sera del 26 febbraio 1946. Condannato a 30 anni di carcere duro, Barbieri iniziò una lunga odissea per i penitenziari d'Italia e solo nel 1971 inizierà una nuova vita a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, da uomo libero, come commerciante di vini e abbigliamento. L'ex bandito vivrà là, in Sicilia, fino alla scomparsa all'età di 95 anni. A Barcellona P. G., il vecchio bandito visse da «libero cittadino», una volta scontata la pena inflittagli. Il Dillinger italiano, il bandito gentiluomo, il Robin Hood delle azioni temerarie, scontati 25 anni di detenzione rimase a Barcellona P.G, sede dell’Ospedale Psichiatrico, che allora si chiamava ancora «manicomio» (oggi Casa Circondariale "Vittorio Madia"), dove l’uomo della ligèra era stato rinchiuso.

La «Banda dell’Aprilia nera»

Barbieri divenne famoso per essere un rapinatore, il capo della «Banda dell’Aprilia nera», una Lancia Aprilia targata 777, che era pure il numero del centralino della polizia milanese. Con l’Aprilia nera, Ezio Barbieri e la sua banda terrorizzavano Milano, mettendo a segno rapine rocambolesche, pure in pieno giorno, riservandosi un posto ‘d’onore’ nella storia della criminalità.
Per Ezio Barbieri cambiò la famosa canzone milanese «Porta Romana». Tra le numerose varianti, infatti, c’è quella dedicata al bandito di via Borsieri:

La banda di Barbieri era attrezzata
faceva le rapine a mano armata.
E sette e sette e sette fanno ventuno,
arriva la volante e non c'è nessuno.

La strofa è segno di irrisione per la “proverbiale” lentezza della Polizia: “arriva la volante e non c'è più nessuno". Ezio Barbieri è morto a Barcellona Pozzo di Gotto il 17 maggio 2018, all'età di 95 anni. Si era ifatto una vita.
______________
Mimmo Mòllica racconta in «Porta Romana bella, storia di guardie, ladri e vecchie canzoni» la storia del bandito Ezio Barbieri, una vita e un’epoca attraverso una canzone: 'Porta Romana bella', canzone popolare del repertorio tradizionale milanese, la più cantata assieme a 'O mia bela Madunina'. Porta Romana si trova nei pressi di piazza Filangieri a Milano, dove sorge il carcere di San Vittore.

Commenti