Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Istat, Istruzione e formazione: particolarmente critica la situazione nelle province di Crotone, Agrigento e Palermo

Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori. L’Istat pubblica l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori, riferiti alle province e alle città metropolitane italiane. , coerenti e integrati con il framework Bes adottato a livello nazionale. Nell’edizione 2022 il quadro informativo si incrementa di 7 nuovi indicatori provinciali, distribuiti nei domini Istruzione e formazione, Ambiente e Qualità dei servizi. La penalizzazione del Mezzogiorno e il dualismo nord-sud erano e restano chiavi di lettura appropriate per molte e importanti componenti del Bes. 

Roma, 4 ott 2022 - Istruzione e formazione. Nell’anno scolastico 2021/2022 il 43,6% degli studenti che frequentano la classe III della scuola secondaria di primo grado ha una competenza numerica non adeguata, in leggero miglioramento rispetto al 44,5% dell’anno scolastico precedente ma in peggioramento nel confronto con l’anno scolastico 2018/2019 (39,6%). Il gradiente territoriale rimane molto forte a svantaggio del Mezzogiorno: 35,8% al Nord (in miglioramento di 1,2 punti percentuali rispetto al 2020/2021 ma in peggioramento di 4,5 p.p. rispetto al 2018/2019), 40% al Centro e 60% nel Mezzogiorno (dove si registra un miglioramento di -1,6 p.p. sul 2020/2021). 

Particolarmente critica la situazione nelle province di Crotone, Agrigento e Palermo (rispettivamente 69,5%, 65,7 e 65,2% degli studenti con competenze numeriche insufficienti); all’opposto le percentuali più basse si registrano a Sondrio (25,5%) e Belluno (26,1%).

I confronti di genere evidenziano lo svantaggio delle ragazze: le studentesse che hanno competenze numeriche non adeguate sono il 45,8% contro il 41,6% dei coetanei maschi. In 17 province del Mezzogiorno (fanno eccezione quelle della Basilicata, dell’Abruzzo e del Molise) più del 60% di studentesse ha competenze numeriche inadeguate contro una quota che non arriva al 30% a Sondrio, Belluno e Lecco. 

Per gli studenti maschi invece sono 8 le province della Calabria e della Sicilia (Siracusa, Trapani, Vibo Valentia, Palermo, Reggio di Calabria, Caltanissetta Agrigento e Crotone) in cui più del 60% dei ragazzi ha competenze numeriche insufficienti e 7 le province del Nord in cui la stessa percentuale si attesta sotto il 30% (Belluno, Sondrio, Monza e della Brianza, Lecco, Trento, Como e Aosta). 

Nel 2021 la partecipazione alla formazione continua, ovvero la percentuale di persone di 25-64 anni che hanno partecipato ad attività di istruzione e formazione nelle 4 settimane precedenti l'intervista, supera i livelli registrati prima della pandemia (9,9% nell’ultimo anno contro 8,1%), recuperando la perdita avuta nel 2020 (era 7,1%). 

Rispetto al 2019, la quota di persone in formazione migliora in tutte le ripartizioni, con incrementi maggiori al Centro (+2,3 punti percentuali, 11,1%) e nel Mezzogiorno (+2 p. p., 7,8%). Al Nord-ovest il 10,5% delle persone tra 25-64 anni ha fatto formazione nel 2021, nel Nord-est l’11,5%. 

Tra le province che hanno visto aumentare di molto la partecipazione alla formazione nel 2021, rispetto al 2019, ci sono Vibo Valentia (+5 p.p.), Enna (+4,9 p.p.), Brindisi (+4,6 p.p.), Cagliari (+4,3 p.p.) e Ragusa (+4,1 p.p.). Viceversa sono poche le province sotto i livelli del 2019: Cremona, Verona e Rovigo, Bolzano, Livorno, Barletta-Andria-Trani e Oristano (Figura 4).

Commenti