Assegno Unico Universale
Da marzo a settembre 2022 erogati 8,9 miliardi di euro alle famiglie italiane con riferimento
a 9,3 milioni di figli
È stato pubblicato oggi l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale
(AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito
di Cittadinanza (RdC).
Roma, 10 novembre 2022 - L’Osservatorio fornisce, dunque, un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui
beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo-settembre 2022
(https://www.inps.it/dati-ricerche-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altrestatistiche/dati-cartacei-auu).
Per il periodo di osservazione sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 8,9
miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 8,5 miliardi di euro, in
riferimento a una platea di circa 5,5 milioni di richiedenti e 8,8 milioni di figli beneficiari di almeno una
mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 € per richiedente e a 145 € per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno unico sono
risultati 476mila, con riferimento a circa 804mila figli a carico, di cui poco più di 500mila appartenenti
in via esclusiva a nuclei percettori di RdC.
Per essi si è proceduto al calcolo dell’integrazione dell’AUU
sottraendo, dall'importo teorico dell’assegno spettante, la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai
figli che fanno parte del nucleo familiare; l’importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a
166 € per nucleo. Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 46% degli assegni pagati per figlio si
riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con ISEE inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli,
invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE. Per essi, con riferimento al mese
di settembre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno
di 50 € (per chi non presenta ISEE o supera i 40mila euro) a 195 € per le classi di ISEE fino a 15mila
euro.
Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni,
va da un minimo di 50 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro, ad un
massimo di 175 € per ISEE fino a 15mila euro.
Sempre nel mese di settembre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per
essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di ISEE più elevato, mentre al Sud vi è una
minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili mediamente più alti in
relazione a livelli di ISEE mediamente più bassi in queste aree: il valore minimo dell’importo si registra
nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 € ed il
valore massimo, pari a 167 € per ciascun figlio, si registra in Calabria.
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