A trent’anni dalla scomparsa, l’Amministrazione comunale ricorda l’insegnante, politico e poeta Antonino Florio. È stata una mattinata di grande commozione quella vissuta martedì scorso alla villa comunale Falcone-Borsellino di S. Piero Patti dove è stata scoperta un’epigrafe in memoria di Antonino Florio, insegnante, poeta e per più mandati consigliere comunale.30/12/2022 - L’Amministrazione comunale, in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini”, ha voluto ricordare la figura di questo illustre concittadino che con il proprio impegno in campo politico, sociale e culturale ha lasciato una grande eredità valoriale e morale alla comunità sampietrina.
Florio dopo una vita dedicata all’insegnamento e a una appassionata militanza politica nelle
file del Pci, perse la vita il 14 febbraio 1992, a causa di un improvviso malore, nel corso di
una concitata seduta del consiglio comunale. Florio, oltre ad essere stato consigliere
comunale, aveva ricoperto ruoli nella Federazione comunista dei Nebrodi e nel comitato di
gestione dell’USL n. 46 di Patti fino ai primi anni ’90. Alla sua memoria nel 1995 fu intitolata
l’aula consiliare.
Ricorrendo quest’anno il trentennale della scomparsa, l’amministrazione sampietrina
ha ritenuto doveroso ricordare Florio coinvolgendo gli alunni della scuola secondaria che
hanno dedicato un tributo alla sua produzione poetica leggendo alcuni tra i suoi
componimenti più belli. Nel corso della cerimonia il sindaco Cinzia Marchello e l’assessore
alla cultura Salvatore Pantano hanno tratteggiato la figura di Florio ricordando la dedizione
all’insegnamento, la rettitudine morale e l’impegno per i più deboli che contraddistinse la
sua attività politica e il suo amore per la poesia coniugato a una grande attenzione per il
dialetto gallo-italico sampietrino che studiò e utilizzò per alcuni suoi versi e racconti. A
nome della famiglia Florio è intervenuta la figlia Licia con un ricordo del padre. L’epigrafe
in marmo inaugurata riporta la poesia “Sono nato per essere un uomo”, suo testamento
politico e morale ed è stata scoperta dalla moglie di Florio, dai figli e dai nipoti: da oggi
questi versi potranno essere letti e apprezzati da tutti gli avventori della villa comunale.
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