Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Alternanza scuola-lavoro: un Tavolo sulla sicurezza al Ministero del Lavoro

Tavolo al Ministero del Lavoro sulla sicurezza, Valditara: “I ragazzi in alternanza non vanno mai lasciati soli, dialogo costante tra scuole, aziende e tutor”. Le proposte del Mim. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato oggi al Tavolo sulla sicurezza sul lavoro che si è tenuto al Ministero del Lavoro.


Roma, 12/01/2023 - “Ringrazio il Ministro Calderone, i rappresentanti istituzionali e quelli delle parti sociali con cui abbiamo condiviso riflessioni decisive per il futuro dei nostri ragazzi. Ho posto il tema centrale della sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico anzitutto all’interno delle nostre scuole. Col Piano per l’Edilizia abbiamo investito ingenti risorse per la riqualificazione degli edifici scolastici, aumentando la dotazione prevista dal Pnrr. Con riferimento al tema dell’alternanza scuola-lavoro, è chiaro che la modifica della normativa sui risarcimenti è per noi un elemento imprescindibile, e apprezziamo in questo senso la disponibilità mostrata dall’Inail”, dichiara il Ministro Valditara.
“Questa modifica non è tuttavia sufficiente: occorre anche e soprattutto prevenire”.

Prosegue il Ministro: “Da questo punto di vista, bisogna investire di più sulla formazione degli studenti per creare una cultura della sicurezza sul luogo di lavoro, anche coinvolgendo i datori di lavoro e i sindacati, e garantire ai ragazzi che effettuano percorsi di alternanza scuola-lavoro una formazione specifica sulla sicurezza in base alle attività che andranno a svolgere. Dobbiamo poi rafforzare anche attraverso finanziamenti la formazione del tutor scolastico e quella del tutor aziendale, che devono coordinarsi in un confronto costante. L’alternanza scuola-lavoro è una componente strutturale nella formazione dei ragazzi in tutti i modelli scolastici occidentali. Proprio per questo, il ragazzo non può mai essere lasciato solo, il dialogo tra scuola e impresa non si esaurisce al momento della stipula della convezione, ma deve essere continuo”.

“Per realizzare questo cambio di paradigma, abbiamo messo tre proposte sul tavolo. Anzitutto bisogna prevedere delle piattaforme, anche su base territoriale a cura degli Uffici scolastici regionali, con il compito di fornire la lista di imprese selezionate e certificate per lo svolgimento dei pcto, all’interno di protocolli quadro chiari. Inoltre, dobbiamo predisporre una lista delle informazioni e delle attestazioni che le scuole devono acquisire dalle aziende prima della stipula e devono successivamente verificare. Infine, occorre riavviare l’operatività del Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede la presenza di rappresentanti delle Camere di Commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, dei lavoratori e dei datori di lavoro, cui va aggiunta anche la rappresentanza di studenti e docenti, per concretizzare davvero quella Grande Alleanza per la scuola che è l’unico metodo per realizzare delle riforme virtuose” conclude il Ministro.

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