DA VERGA A VANCINI: INTERESANTISSIMA CONFERENZA FUI FATTI DI BRONTE. Una bella giornata di cultura per tracciare il percorso letterario che ha visto Giovanni Verga ed il regista Florestano Vancini descrivere i Fatti di Bronte del 1860.
BRONTE, 8 marzo 2023 – Questo è stato la conferenza dal titolo “Bronte 1860 Libertà” da Verga a Vancini,
organizzato nell’Auditorium del Real Collegio Capizzi dal Rotary Aetna Nord Ovest Bronte, dalla
Fidapa di Bronte, dal Circolo di Cultura Enrico Cimbali, dal Lions Club Adrano-Bronte-
Biancavilla, dal Club Donna Insieme e dalla Pro Loco Bronte, con il patrocinio del Comune di
Bronte e dalla Fondazione Verga.
Un evento organizzato in occasione del centenario della scomparsa di Giovanni Verga,
autore della novella Libertà, e del cinquantenario della proiezione del film di Florestano Vancini,
“Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”.
Così dopo i saluti istituzionali da parte dei presidenti dei club e del sindaco, Pino Firrarello,
magistralmente moderati dal giornalista, Luigi Putrino, hanno relazionato il prof. Gaetano De
Bernardis, dirigente del Centro nazionale di studi Pirandelliani e grande estimatore di Giovanni
Verga, il prof. Andrea Manganaro, vicepresidente del Consiglio scientifico della Fondazione
Verga ed il prof. Pasquale Iaccio, professore in storia del cinema e documentario Italiano presso
l’Università di Salerno. Presenta anche l’on. Giuseppe Castiglione.
“I Fatti di Bronte – ha spiegato Firrarello – così come raccontati inizialmente dalla storia
rappresentavano l’infamia più grande che i brontesi potessero subire. La verità è che il popolo fù
illuso con la prospettiva di ottenere le terre.
Il processo Bixio che da sindaco organizzai nel 1985
fu un tentativo azzardato, ma riuscito, di mettere in discussione la storia”.
E se il prof. De Bernardis ha delineato i percorsi del Verga dal risorgimento al verismo,
descrivendo la vera ispirazione della novella Libertà, il prof. Manganaro ha chiarito come Verga
non fosse uno storico, ma uno scrittore. Di conseguenza la sua novella va vista come solo come
opera letteraria. “Libertá non è un documento, - infatti ha affermato - ma un monumento”.
Il prof. Iaccio, invece ha ricordato le critiche che inizialmente Vancini fù costretto a subire
per aver “dissacrato” la storia del risorgimento, raccontando però delle verità descritte anche nei 2
processi del 1860 e del 1863.
Una conferenza in grado di emozionare quando il prof. Giuseppe Di Bella ha recitato i versi
delle poesie di Ignazio Buttitta e Lionardo Vigo e quando il Coro del Rotary Club Aetna Nord
Ovest Bronte gli “Allegri insani”, con la partecipazione del soprano Serena Cassarà, diretti da
Leda Castiglione ha cantato anche “Terra Madre” inno della Regione siciliana.
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