Istat. Dinamica demografica 2022. In aumento i movimenti migratori, rispetto agli anni della pandemia, anche a causa degli effetti della crisi bellica in Ucraina. In ripresa i movimenti migratori dall’estero, in calo le emigrazioni. Nel 2022 in totale vii si contano 1.887.463 iscrizioni in anagrafe e 1.745.978 cancellazioni dovute a
trasferimenti di residenza. Nel 2021 si era già registrata una ripresa della mobilità, a seguito
dell’attenuazione delle misure restrittive di contenimento della pandemia.
20/03/2023 - I movimenti tra comuni hanno coinvolto 1 milione e 484mila persone, +4,3% rispetto al 2021,
ritornando ai livelli del 2019. Nel 2022 l’incremento della mobilità residenziale si è mantenuto
abbastanza omogeneo nel corso dei mesi, con un picco a maggio (+11,3% sullo stesso mese del
2021). Solo nei mesi di aprile, luglio e dicembre si osservano lievi riduzioni dei trasferimenti interni, tra
il -0,1% e il
-2,0%.
Saldo migratorio interno: le regioni con i deficit maggiori sono la Campania e la Sicilia
La Lombardia (+21.755) e l’Emilia-Romagna (+17.298) mostrano i livelli più alti del saldo migratorio
interno mentre le regioni con i deficit maggiori sono la Campania (-24.008) e la Sicilia (-17.355). In
rapporto alla popolazione residente l’Emilia Romagna e la provincia autonoma di Trento evidenziano i
tassi migratori netti interni più elevati (rispettivamente del +3,9 per mille e +3,0 per mille), la Basilicata
e la Calabria i più bassi (entrambe -5,5 per mille).
La ripresa dei movimenti migratori internazionali è stata consistente, in parte dovuta alle ripercussioni
della crisi internazionale a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina.
Le iscrizioni anagrafiche dall’estero
Nel 2022 le iscrizioni
anagrafiche dall’estero ammontano a 360.685 mentre si contano 131.869 cancellazioni per l’estero,
cifre che determinano un saldo migratorio estero pari a +228.816 (+3,9 per mille residenti).
La dinamica positiva delle iscrizioni dall’estero, già osservata nel 2021 a seguito dell’allentamento dei
vincoli agli spostamenti del periodo di pandemia, prosegue nel 2022 con un incremento del 13,3%
rispetto al 2021, riportando le immigrazioni ai livelli pre-Covid (+8,4% sul 2019).
In aumento le iscrizioni dall’estero per lo scoppio del conflitto in Ucraina con la Russia
Forte impulso
all’aumento di iscrizioni dall’estero è dato dalle conseguenze dello scoppio del conflitto in Ucraina con
la Russia alla fine di febbraio 2022. La presenza stabile della comunità Ucraina in Italia (225.307
censiti a fine 2021) spiega l’effetto di attrazione esercitato dall’Italia sui profughi in fuga dalla guerra.
Al 31 dicembre 2022 si contano in Italia 146mila persone provenienti dall’Ucraina con un permesso
per protezione temporanea, con un picco di emissioni tra aprile e giugno 2022 (il 56% del totale) e un
consistente aumento di iscrizioni in anagrafe dall’estero di cittadini ucraini (da circa 9mila nel 2021 a
30mila nel 2022).
L’andamento delle cancellazioni
Se negli anni 2012-2019 l’andamento delle cancellazioni anagrafiche per l’estero è stato crescente
con un picco nel 2019 (180mila), il rallentamento dei flussi in uscita, osservato a partire dall’anno
della pandemia, prosegue nel 2022 pur in assenza di vincoli agli spostamenti. In particolare, le
cancellazioni per l’estero scendono del 16,7% rispetto all’anno precedente (-26,5% sul 2019).
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