1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Aggressione medici, dati allarmanti: «restiamo umani» please

Aggressione medici, dati allarmanti: interviene il coordinatore regionale RCS Sicilia. Riflettori accesi dopo morte di Capovani. A intervenire è Pieremilio Vasta, coordinatore della Rete Civica della Salute siciliana: «Servono contromisure in termini di sicurezza e legittimazione del ruolo degli operatori sanitari. Migliorare comunicazione e umanizzazione».


26/04/2023 - «La vicenda della dottoressa Capovani lascia sgomenti, ma non deve farci sentire impotenti. Un evento tragico, che riaccende i riflettori sulle violenze subite da medici e infermieri, in un contesto, quello sanitario, dove si respira un crescente e inaccettabile clima di frustrazione e aggressività. Servono contromisure da adottare sia in termini di sicurezza e legittimazione del ruolo degli operatori sanitari sia di miglioramento di comunicazione e umanizzazione».

A intervenire è Pieremilio Vasta, coordinatore della Rete Civica della Salute siciliana - nata per avvicinare il SSR (Sistema sanitario regionale) agli utenti e accrescere la loro partecipazione responsabile - che riunisce oltre 68mila cittadini informati e centinaia di Riferimenti Civici in tutti i Comuni dell’Isola.

«L’impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla Persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica, è la definizione di “Umanizzazione” in Sanità che bene spiega il nostro principale obiettivo – continua Vasta – anche e soprattutto, a protezione di chi esercita il servizio pubblico a tutela della salute. Una visione convergente, dove operatore e paziente si trovino dalla stessa parte e guardino nella stessa direzione. I numeri parlano chiaro: l’allarmante fenomeno delle aggressioni – in Italia sono 4 al giorno, 1600 l’anno, secondo i dati Inail – va fermato.

È una priorità di tutto il sistema e di tutti gli attori che ne sono coinvolti: professionisti, aziende sanitarie, cittadini utenti. La RCS, che esprime profonda solidarietà alla famiglia della vittima, è molto impegnata in questa integrazione solidale, attraverso la continua sollecitazione di aggiornamento dei bisogni formativi di medici e professionisti sanitari sulla cultura del cambiamento organizzativo e il rafforzamento della compliance col paziente. Altrettanto sull'Educazione Civica alla Salute, che implica fiducia e profondo rispetto degli Operatori».

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