Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Democrazia partecipata: 159 Comuni siciliani dovranno restituire alla Regione 1 milione e 400 mila euro

Sono 159 i Comuni siciliani per i quali il 20 aprile 2023 la Regione ha decretato, come previsto dalla legge regionale, le sanzioni per mancata o parziale spesa dei fondi di democrazia partecipata dell’anno 2020. Dovranno restituire alla Regione un totale di un milione e 400 mila euro. Le “multe” più salate a 37 Comuni sanzionati. Tra questi Palermo, Messina, Vittoria, Marsala, Paternò, Caltagirone, Alessandria della Rocca, Lipari e Petralia Sottana.

Palermo, 23/04/2023 - 19 nell’Agrigentino, 6 nel Nisseno, 30 nel Catanese, 5 nell’Ennese, 42 nel Messinese, 34 nel Palermitano, 7 nel Ragusano, 7 nel Siracusano e 9 nel Trapanese. Sono i 159 Comuni per i quali il 20 aprile 2023 la Regione ha decretato, come previsto dalla legge regionale 9/2015, art.6 comma 2, le sanzioni per mancata o parziale spesa dei fondi di democrazia partecipata dell’anno 2020.

Tutti assieme i 159 Comuni - che comprendono anche tre “capitali”, Agrigento, Messina e

Palermo - dovrebbero “restituire” alla Regione 1.398.911,29 euro. Per 95 Comuni si tratta

di “restituzione totale”. Vale a dire che, secondo la Regione, non hanno speso nemmeno

un euro dei fondi disponibili. Per gli altri 64 la restituzione è parziale, ovvero hanno speso

almeno una parte delle somme a propria disposizione.


Le “multe” più salate toccherebbero a 37 Comuni sanzionati oltre i 10 mila euro. Tra questi

Palermo con 302 mila euro da restituire e Messina con 110 mila euro. E ancora: Vittoria,

con 41.932,00 euro da restituire, Marsala (24.352,00), Paternò (23.756,00), Caltagirone

(20.530,00) e Alessandria della Rocca (20.048,00), Lipari (20.036,64) e Petralia Sottana

(10.961,00). Per gli altri 28 Comuni dei 37 sono previste sanzioni tra i 10 mila e i (quasi)

20 mila euro.


Sono invece 43 i Comuni che perdono tra i 5.000 e i 10.000 euro. Tutto il resto delle

“multe” è più basso, con 35 sanzioni sotto i mille euro, compresi quattro casi da pochi

spiccioli: Taormina, con 16,30 euro da rimettere nelle casse della Regione, Saponara con

64,12 euro, Agira con 84 euro e Graniti con 95 euro.


«È prevedibile però – dice il team di “Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio

civico sulla democrazia partecipata di Parliament Watch Italia, sostenuto da OSIFE e

Fondazione con il SUD - che arrivi nei prossimi mesi un decreto di aggiornamento delle

sanzioni da parte della Regione. È quanto è successo negli anni scorsi (negli

aggiornamenti ai decreti la sanzione relativa al 2019 è stata ridotta di circa 60 mila euro e

quella relativa al 2018 di 300 mila euro)».


«Nel 2020 per la democrazia partecipata in Sicilia erano disponibili in tutto 4 milioni e 642

mila euro. Al netto delle eventuali correzioni “in calcio d’angolo” – concludono i ricercatori -

il dato generale per il 2020 registra una media di poco meno di 1 euro restituito ogni 3. Un

dato che replica più o meno quello relativo al 2019. Si dovrà invece aspettare ancora un

anno per avere i dati ufficiali sulle sanzioni riguardanti il 2021».

Fonte: www.spendiamolinsieme.it

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