1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Democrazia partecipata in Sicilia: le sanzioni che non convincono i 'ricercatori'

DEMOCRAZIA PARTECIPATA: UNA TRENTINA LE SANZIONI CHE NON CONVINCONO I RICERCATORI DI “SPENDIAMOLI INSIEME”. Caso eclatante Messina, “multata” per 110 mila euro. È di pochi giorni fa il decreto della Regione che sanziona 159 Comuni siciliani per i processi di democrazia partecipata del 2020. Le sanzioni sono comminate – ai sensi della Legge Regionale n.9 del 2015, art.6 comma 2 – ai Comuni che non hanno speso, in toto o in parte, i loro fondi per la democrazia partecipata.

28/04/2023 - Sul “grosso” delle sanzioni appena comunicate dalla Regione Siciliana si è concentrato il

team di ricercatori di “Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio civico di Parliament

Watch Italia (PWI), sostenuto da OSIFE e Fondazione con il SUD.

In particolare sotto analisi sono andati i 95 Comuni dei 159 per i quali è stata disposta la

“restituzione totale” alle casse regionali delle risorse disponibili quell’anno. In pratica questi

Enti non avrebbero speso neanche un euro di quanto a loro disposizione.

Sul totale delle sanzioni, pari a € 1.398.911,29, questa “fetta” di Municipi, con multe per

complessivi € 1.251.916,00, pesa praticamente per il 90% (esattamente 89,4 %). Il

restante 10,6% delle sanzioni (€ 146.995,29) resta invece in capo a 64 Comuni

decisamente “meno colpevoli” per i quali è prevista la “restituzione parziale”, la restituzione

cioè di quella parte di fondi disponibili che non hanno utilizzato.


Va fatta però qualche ulteriore distinzione, dice il team di “Spendiamoli Insieme”

Soprattutto considerando le sanzioni emesse nei confronti di 27 di questi 95 Comuni, per

un totale di € 339.132,00. In questi casi i ricercatori nutrono più di un dubbio. Per questi

Comuni “Spendiamoli Insieme” ha infatti registrato processi conclusi ed esito ufficiale

pubblicato. «Se il processo risulta concluso, perché la Regione sanziona questi Comuni?

Le ipotesi sono varie, la più probabile è che i Comuni abbiano tardato a spendere, e

dunque la Regione abbia registrato al momento della rilevazione una mancata spesa e

abbia deciso la sanzione. Sono comunque casi che andranno chiariti e che potrebbero

essere oggetto di modifica della sanzione».


Tra i 27 Comuni, oltre a Montevago e Racalmuto, nell’Agrigentino, per i quali ai ricercatori

risultano processi conclusi e progetti realizzati, con tanto di foto pubblicate dalla stampa,

c’è il caso eclatante di Messina, che secondo la Regione dovrebbe restituire € 110.572,00.

La città dello Stretto nel 2020 completò il processo assegnando i fondi al progetto

vincitore, la riqualificazione della parte alta di Viale Giostra, fino alla determina dirigenziale

(n. 11343 del 26/12/2020) con la quale veniva impegnata la somma complessiva di €

113.410,98. Poi, accumulando ritardi non comprensibili, il 31 maggio del 2022 il Comune

stipulava la convenzione con l’istituto di istruzione superiore “La Farina – Basile” per la

realizzazione delle opere artistiche previste in progetto, e il 16 novembre del 2022

(determina dirigenziale n. 9669 del 16/11/2022) acquistava il materiale necessario

(pannelli, vernici, ceramiche) per la realizzazione delle opere. Infine, quest’anno

(determina 2 marzo 2023) - mediante Trattativa diretta n. 3440373 sul MEPA, Mercato 

Elettronico della Pubblica Amministrazione – affidava i lavori di messa in posa delle opere

e di riqualificazione di marciapiedi ecc, all’Impresa Galletta S.r.l. Vale per Messina il

ragionamento fatto sopra. «La Città ha operato con grave ritardo, ma ciò basta a

sanzionarla?».


In conclusione, «venire a conoscenza dei dati ufficiali del 2020 soltanto nel 2023 può far

crescere la sfiducia da parte della cittadinanza nei processi di democrazia partecipata.

Poco importa che il ritardo si registri nelle sedi regionali o in quelle comunali o in

entrambe. Scoprire così tanto tempo dopo come sono andate le cose impedisce alle

persone di intervenire sui processi. Per questo con “Spendiamoli Insieme” proviamo a fare

informazione in tempo reale sulla democrazia partecipata in tutti i 391 Comuni Siciliani, per

dare la possibilità di stimolare i Comuni ad attivarli e portarli a termine. Detto questo, il

quadro generale è negativo. Nel 2020 erano disponibili in tutto 4 milioni e 642 mila euro.

Con 1 milione e 400 mila euro circa di sanzioni, al netto delle eventuali correzioni “in calcio

d’angolo”, i Comuni continuano a non utilizzare e dunque a sprecare circa il 30% dei fondi

disponibili per il coinvolgimento della cittadinanza».


www.spendiamolinsieme.it

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