DEMOCRAZIA PARTECIPATA: UNA TRENTINA LE SANZIONI CHE NON CONVINCONO I RICERCATORI DI “SPENDIAMOLI INSIEME”. Caso eclatante Messina, “multata” per 110 mila euro. È di pochi giorni fa il decreto della Regione che sanziona 159 Comuni siciliani per i processi di democrazia partecipata del 2020. Le sanzioni sono comminate – ai sensi della Legge Regionale n.9 del 2015, art.6 comma 2 – ai Comuni che non hanno speso, in toto o in parte, i loro fondi per la democrazia partecipata.28/04/2023 - Sul “grosso” delle sanzioni appena comunicate dalla Regione Siciliana si è concentrato il
team di ricercatori di “Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio civico di Parliament
Watch Italia (PWI), sostenuto da OSIFE e Fondazione con il SUD.
In particolare sotto analisi sono andati i 95 Comuni dei 159 per i quali è stata disposta la
“restituzione totale” alle casse regionali delle risorse disponibili quell’anno. In pratica questi
Enti non avrebbero speso neanche un euro di quanto a loro disposizione.
Sul totale delle sanzioni, pari a € 1.398.911,29, questa “fetta” di Municipi, con multe per
complessivi € 1.251.916,00, pesa praticamente per il 90% (esattamente 89,4 %). Il
restante 10,6% delle sanzioni (€ 146.995,29) resta invece in capo a 64 Comuni
decisamente “meno colpevoli” per i quali è prevista la “restituzione parziale”, la restituzione
cioè di quella parte di fondi disponibili che non hanno utilizzato.
Va fatta però qualche ulteriore distinzione, dice il team di “Spendiamoli Insieme”
Soprattutto considerando le sanzioni emesse nei confronti di 27 di questi 95 Comuni, per
un totale di € 339.132,00. In questi casi i ricercatori nutrono più di un dubbio. Per questi
Comuni “Spendiamoli Insieme” ha infatti registrato processi conclusi ed esito ufficiale
pubblicato. «Se il processo risulta concluso, perché la Regione sanziona questi Comuni?
Le ipotesi sono varie, la più probabile è che i Comuni abbiano tardato a spendere, e
dunque la Regione abbia registrato al momento della rilevazione una mancata spesa e
abbia deciso la sanzione. Sono comunque casi che andranno chiariti e che potrebbero
essere oggetto di modifica della sanzione».
Tra i 27 Comuni, oltre a Montevago e Racalmuto, nell’Agrigentino, per i quali ai ricercatori
risultano processi conclusi e progetti realizzati, con tanto di foto pubblicate dalla stampa,
c’è il caso eclatante di Messina, che secondo la Regione dovrebbe restituire € 110.572,00.
La città dello Stretto nel 2020 completò il processo assegnando i fondi al progetto
vincitore, la riqualificazione della parte alta di Viale Giostra, fino alla determina dirigenziale
(n. 11343 del 26/12/2020) con la quale veniva impegnata la somma complessiva di €
113.410,98. Poi, accumulando ritardi non comprensibili, il 31 maggio del 2022 il Comune
stipulava la convenzione con l’istituto di istruzione superiore “La Farina – Basile” per la
realizzazione delle opere artistiche previste in progetto, e il 16 novembre del 2022
(determina dirigenziale n. 9669 del 16/11/2022) acquistava il materiale necessario
(pannelli, vernici, ceramiche) per la realizzazione delle opere. Infine, quest’anno
(determina 2 marzo 2023) - mediante Trattativa diretta n. 3440373 sul MEPA, Mercato
Elettronico della Pubblica Amministrazione – affidava i lavori di messa in posa delle opere
e di riqualificazione di marciapiedi ecc, all’Impresa Galletta S.r.l. Vale per Messina il
ragionamento fatto sopra. «La Città ha operato con grave ritardo, ma ciò basta a
sanzionarla?».
In conclusione, «venire a conoscenza dei dati ufficiali del 2020 soltanto nel 2023 può far
crescere la sfiducia da parte della cittadinanza nei processi di democrazia partecipata.
Poco importa che il ritardo si registri nelle sedi regionali o in quelle comunali o in
entrambe. Scoprire così tanto tempo dopo come sono andate le cose impedisce alle
persone di intervenire sui processi. Per questo con “Spendiamoli Insieme” proviamo a fare
informazione in tempo reale sulla democrazia partecipata in tutti i 391 Comuni Siciliani, per
dare la possibilità di stimolare i Comuni ad attivarli e portarli a termine. Detto questo, il
quadro generale è negativo. Nel 2020 erano disponibili in tutto 4 milioni e 642 mila euro.
Con 1 milione e 400 mila euro circa di sanzioni, al netto delle eventuali correzioni “in calcio
d’angolo”, i Comuni continuano a non utilizzare e dunque a sprecare circa il 30% dei fondi
disponibili per il coinvolgimento della cittadinanza».
www.spendiamolinsieme.it
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