Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

«Mafia più forte dello Stato»: i giovani la ripudiano, ma sfiduciano la politica

Centro La Torre: i giovani ripudiano la mafia ma sfiduciano la politica. Gli studenti italiani ripudiano la mafia, ma cresce la loro sfiducia verso le classi dirigenti politiche. Emerge dalla sedicesima indagine sulla percezione del fenomeno mafioso promossa dal Centro studi Pio la Torre, promossa con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, con la considerazione che «la mafia appare più forte dello Stato». 


28/04/2023 - Relativamente alla domanda che indaga la fiducia sul voto nell’influenzare il mondo della politica, le modalità «abbastanza» e «molto» rappresentano le risposte di quasi i due terzi dei giovani coinvolti nell’indagine (rispettivamente 41,09% e 31,24%). «Il ripudio della mafia da parte dei giovani è in quanto fenomeno criminale che condiziona la vita politica, la democrazia e lo sviluppo socio-economico di tutto il Paese. Contestualmente cresce la sfiducia verso le classi dirigenti politiche, soprattutto quelle locali ritenute responsabili della persistenza e riproduzione della mafia», ribadisce Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi Pio La Torre.
 
Per molti giovani le organizzazioni criminali, infine, cavalcano i fenomeni migratori. In tutto 1.431 gli studenti delle scuole superiori del territorio nazionale che hanno partecipato all’indagine in base alla quale, per il 62,61% dei giovani coinvolti, non esiste un legame fra organizzazioni di stampo mafioso e immigrazione, mentre il 37,39% è di tutt'altra opinione. Grande fiducia nei confronti dei loro insegnanti grazie ai quali hanno appreso che cosa siano la mafia, la legalità e la Costituzione Italiana, ma anche nei magistrati e nelle forze dell’ordine le cui azioni di contrasto antimafia, anticorruzione e antiviolenza diventano esempio da seguire. Ma è fondamentale la percezione che gli studenti hanno nei confronti della politica.
 
«Alla luce della crescente astensione riscontrata in occasione delle elezioni politiche ed amministrative del 2022 e 2023 - sottolinea Loredana Introini, presidente del Centro Pio La Torre - abbiamo inserito due domande che indagassero il modo in cui i giovani rappresentano la partecipazione politica e quanta fiducia ripongano nell’esercizio del voto per influenzare la politica». Rispetto ad alcune delle diverse modalità di partecipazione attiva, grande rilievo è stato dato all’attività sociale e di volontariato (44,58%), segue la partecipazione a partiti o movimenti politici (42,56%). Si tratta in entrambi i casi - tanto nell’ambito del terzo settore quanto in quello più propriamente della politica formalmente intesa - di manifestazioni di «cittadinanza attiva vissute come espressione di un’azione di gruppo».

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