Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Ponte sullo Stretto di Messina: il costo dell'opera è di 13,5 miliardi, ma "ad oggi non esistono coperture finanziarie"

Ponte sullo Stretto di Messina: il costo dell'opera è di 13,5 miliardi, ma "ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio. Il costo dell’opera risulta di 13,5 mld di euro. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con RFI, si stima avranno un costo di 1,1 mld di euro". Così è scritto nell'allegato al Def, in cui si specifica che "ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno.

14/04/2023 - È necessario ridefinire il rapporto di concessione fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Stretto di Messina S.p.A., riprendendo la concessione affidata a decorrere dalla revoca dello stato di liquidazione. Per accelerare il riavvio dell’attività della Società e delle procedure di progettazione e realizzazione dell’opera, è necessario – oltre alla chiusura dei contenzioni in essere - ridefinire i reciproci impegni di natura amministrativa e finanziaria, tramite un Accordo di programma generale, e di atti aggiuntivi alla Convenzione generale tra il MIT e la Società, al fine di valutare e definire i cronoprogrammi operativi, il piano economico finanziario e gli altri elementi di natura tecnico-finanziaria. 

Individuati gli elementi minimi che devono comporre il PEF, tra cui l’eventuale tasso di remunerazione del capitale investito, saranno delineate modalità e tempi di approvazione della progettazione, da adeguare alle vigenti norme tecniche di costruzione e regole di progettazione, all’evoluzione tecnologica e all’utilizzo dei materiali da costruzione, nonché alle normative vigenti in ambito archeologico, ambientale e paesaggistico. 

Al MIT rimangono in capo, anche tramite l’indizione della Conferenza dei servizi ed i pareri del Comitato scientifico, le operazioni di alta sorveglianza su tutto l’iter autorizzativo e realizzativo dell’opera. Al progetto vengono attribuite modalità di analisi ed espressione dei necessari pareri e nulla osta analoghi ai progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, del Piano Nazionale Complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. 

Costo e fondi destinati alla realizzazione dell’opera 

Il costo complessivo dell’opera è stato oggetto di analisi per una stima di aggiornamento ed attualizzazione. Dalle valutazioni effettuate si rileva che le opere che si dovranno realizzare saranno quelle già ricomprese nel progetto oggetto del contratto di concessione, comprendenti l’attraversamento dello specchio d’acqua e le connessioni a terra alle strutture esistenti, per rendere funzionale l’opera. A queste si dovranno sommare opere complementari e di miglioramento ed ottimizzazione delle connessioni con le reti infrastrutturali attuali, sia ferroviarie che stradali, da far realizzare a RFI ed ANAS. 

Il costo dell’opera oggetto di concessione, pertanto, dagli aggiornamenti svolti, risulta di 13,5 mld di euro. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con RFI, si stima avranno un costo di 1,1 mld di euro. Le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali, invece, di minor impatto economico, verranno meglio definite e dettagliate nell’ambito dei prossimi contratti di programma con ANAS. 

Ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio. Al finanziamento dell’opera si intende provvedere mediante

• le risorse messe a disposizione dalle Regioni a valere, in particolare, sui Fondi per lo Sviluppo e la Coesione; • l’individuazione, in sede di definizione della legge di bilancio 2024, della copertura finanziaria pluriennale a carico del bilancio dello Stato; • i finanziamenti all’uopo contratti sul mercato nazionale e internazionale: saranno a tal fine considerate prioritarie le interlocuzioni con finanziatori istituzionali quali la Banca europea degli investimenti e Cassa depositi e prestiti; • l’accesso alle sovvenzioni di cui al programma Connecting Europe Facility - CEF (partecipazione al bando entro settembre 2023).

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